Cinquanta multe, 45 nelle prime due gare di campionato e cinque nel preliminare di Champions League. Teatro delle sanzioni (che possono variare da 100 a 500 euro) lo Stadio Olimpico di Roma dove la Questura di Roma prosegue il pugno duro contro i “tifosi indisciplinati”. Come nel caso della gara tra la Roma ed il Porto, come già scritto da RomaToday, anche in occasione dell’esordio dei giallorossi e dei biancocelsti in campionato l’occhio del Grande Fratello della polizia ha proseguito nella sua politica di tolleranza zero, inaugurata lo scorso anno con la divisione delle due Curve del tifo caldo della Capitale (la Nord e la Sud) e proseguita nel corso di tutta la stagione 2015/2016, con l’installazione a partire da quest’anno dei rilevatori biometrici ai tornelli di ingresso.
MULTE ALLE PRIME DUE DI CAMPIONATO – Il dato è stato reso noto dalla Questura di Roma dove questa mattina si è tenuto il tavolo tecnico presieduto dal Questore Nicolò D’Angelo per definire le misure di sicurezza in vista della ripresa del campionato che vedrà la Roma impegnata nella gara con la Sampdoria domenica alle ore 15:00.
NUOVA VIABILITA’ – Come comunicano da via San Vitale. “I criteri adottati si ispireranno ancora alle nuove misure per la mobilità all’esterno dello stadio che, nelle prime 4 gare, hanno dato positivi risultati in termini di fruibilità dell’impianto, ordine in tutta l’area esterna e disagi contenuti per cittadini ed esercizi commerciali che insistono nell’area”.
MULTE PER 45 TIFOSI – Nelle prime gare è stato necessario, comunica ancora la Questura di Roma, “attraverso le tecnologie disponibili allo stadio Olimpico, procedere all’identificazione e successiva contravvenzione per violazione del “regolamento d’uso” dell’impianto, di complessivamente 45 tifosi, appartenenti alle tifoserie di Lazio, Roma, Juventus e Udinese. I provvedimenti sono stati adottati in quanto i supporters occupavano, durante lo svolgimento dell’incontro, spazi riservati alle vie di fuga ed all’intervento dei soccorsi, determinando situazioni di pericolo per l’incolumità degli spettatori ove fosse stato necessario l’intervento di personale di sicurezza o di soccorso”.
DUE DASPO – Prima di procedere alle contravvenzioni, come sottolineato nella nota stampa dellaQuestura di Roma, “le persone sono state invitate dagli steward e dalle stesse forze dell’ordine a lasciare le aree in cui non è consentito lo spostamento ma gli stessi hanno opposto un secco diniego. Nel corso di questi interventi sono state anche identificate 2 persone con a carico nell’ultimo quinquennio, gravi precedenti per rapina, porto d’armi e spaccio di stupefacenti. Gli stessi pur non avendo partecipato ad episodi di violenza durante la partita sono stati sottoposto a Daspo”.
RELAZIONI CON I TIFOSI – La normativa di settore infatti consente l’applicabilità del Daspo anche per le persone gravate da precedenti penali come quelli sopra indicati, ritenendole potenzialmente pericolose per l’Ordine e la sicurezza Pubblica. “Si ribadisce – conclude la Questura di Roma – che nell’ambito del G.O.S dello stadio Olimpico è permanentemente attivo uno sportello dedicato alle relazioni con i tifosi attraverso il quale è possibile presentare mediante lo S.L.O. (supporter liasion officer) progetti di coreografia e tifo appassionato che possono, in un rinnovato spirito di collaborazione ed in una cornice di legalità, riportare allo stadio il colore e la passione da tutti auspicati”.
Fonte: Romatoday.it