Zibi Boniek parla a 360° del mondo Roma e non può mancare anche un commento sulla bella vittoria di ieri pomeriggio contro il Napoli. Queste le dichiarazioni:
Giudizio su ieri…
Partita giocata in modo intelligente, giocatori messi bene in campo. Quando a questi livelli fai una partita così la differenza viene da une errore. Il primo l’ha fatto il Napoli con Salah che ruba la palla e poi Dzeko segna. Il gol ha segnato la partita con la Roma che difendeva molto bene e poi col contropiede veloce e ha dato molto fastidio al Napoli. Nel secondo gol Dzeko è molto bravo di testa e ha bloccato il difensore.
Salah ti assomiglia? Sullo scatto…
Arrivederci (ride, ndr). No, assolutamente, questo è il mio parere. In Polonia c’è una legge sugli alcolici pesanti (ride, ndr). Lui è diverso, è utile che durante la partitati fa arrabbiare che ha molte occasioni. Fa una cosa in campo e la fa bene. Io sono diverso ero centrocampista lui è attaccante. Ho visto diversi che in Italia passavano che assomigliavano a me, ogni giocatore è diverso.
Ieri Spalletti grande su Sarri…
Ha messo bene la squadra in campo ma anche Sarri ha fatto delle buone mosse, i giocatori alla fine sono pedine importanti che cambiano la partita con una giocata. Il primo gol della Roma la tattica non c’entra niente.
Sono andati a pressarli…
Il difensore ha fatto una cosa stupida e alla fine la Roma era ben disposta in campo. Nainggolan ha fatto un gran velo ma queste cose sfuggono alla tattica. La Roma ha fatto un pressing ultra offensivo e qui è stato bravo Spalletti.
Possibile che in una società esista un DNA?
Certo, dipende da tante cose. Quando si dice che a Roma 10 scudetti della Juve ne valgono uno a Roma, a Torino in 9 mesi è il momento giusto per giocare a calcio, ci sono le condizioni giuste. All’epoca era molto difficile giocare poi la Juventus ha una società che apparteneva ad una società forte. Poi se vedi quante partite ha perso la Juventus in casa sono una o due. Sono mille fattori, organico societario della Juve ogni area c’è un direttore qua siamo dispersivi. Qua l’allenatore comanda tutta la società, ma deve gestire la squadra. Ci sono tremila cose che dividono. La cosa più importante è il clima. Se Milano avesse il clima di Palermo e viceversa a Palermo sarebbero tutti esperti di moda e a Milano agricoltori. C’è molta differenza che nel calcio va a favore a quelli del nord.
Hai scelto di vivere a Roma…
La vita mi ha presentato questa occasione.
A Roma si vive benissimo ma non si può giocare a pallone per vincere?
No, ho detto che è splendida che si vive bene. Qua si perde il tempo nel traffico ma a Torino no. Li c’è qualche vantaggio in più e si vede in campo. Una società viene anche soprattutto dipinta da chi è proprietario. Prima Viola combatteva ad armi pari, ora c’è una società che si compra Higuain e dall’altra c’è la Roma che deve guardare le plusvalenze e latro e non è allo stesso livello. Sono piccole differenza che fanno si che la Juve vinca 5-6 scudetti. Alla Roma devono fare un monumento in Italia perché se no nessuno avrebbe visto la Serie A. Poi la Juventus vincerà con ampio vantaggio. La roma fece tanti risultati di fila ma alla fine vinse la Juventus con distanza lunga.
Hai mai pensato essere DG della Roma?
Ho avuto la proposta nel momento sbagliato quando la famiglia Sensi chiuse il percorso alla Roma. Sembrava di andare dentro per salvare l’immagine della Roma ma questo non mi andava. A me piace disciplina, organizzazione. Era il momento sbagliato, peccato che non è capitato l’anno dopo perché mi sarebbe piaciuto.
Sei ancora in tempo…
In Italia il primo incarico arriva ad 80 anni, ho ancora tempo.
Nuova proprietà niente?
Sono andato a pranzo qualche volta ma niente di concreto. Ma va bene così. Nel calcio tutti pensano di capire. Ora c’è tutto diverso. Prima c’era tutto un lavoro, la Roma aveva un direttore sportivo che arrivava a tutti i giocatori che gli piacevano. Seconda me c’è bisogno di 2-3 persone che prendano le decisione. Non è detto che domani venga qualcuno alla Roma che compri chi gli pare. Devi essere convinto che uno è buono.
Dispiaciuto di Sabatini?
Grandissimo lavoratore ma è giusto che dopo un po’ di tempo e anni si cambi. Dicono che c’è anche Baldini in società ma se stai dietro è meglio stare davanti, i ruoli non si capiscono bene.
Messaggio: “Sei troppo intelligente per tifare Roma”…
La Roma è una squadra storica, una delle più importanti. Tifo Roma perché ho finito qua e non gufo nessun altro.
In questa settimana hai parlato con Szczesny? Rimane?
Non ho parlato, il ragazzo brasiliano è molto bravo ma lui è tranquillo di fare il titolare. Lui è rimasto essendo dell’Arsenal poi ci sono delle scadenza, delle soluzione, bisogna vedere. Lui potrebbe anche rimanere qua.
Vediamo la Juventus che domina, quanto tempo ci vorrà per raggiungerla?
Vince il campionato, nessuna squadra è in grado di superarla perché la costanza, l’organico e tutto è superiore.
I portieri Spalletti li sta gestendo bene??
Uno gioca in campionato e l ‘altro in coppa, Spalletti è bravissimo.
Polonia cresciuta…
Si siamo abbastanza contenti dal 70esimo al 15esimo posto. Milik chiaro che peserà e mi dispiace quando succedono infortuni in nazionale. Devo dire che problemi e infortuni succedono dappertutto anche nei club perché giocano di più. Questo il calcio.
Fonte: Tele Radio Stereo – La Signora in giallorosso