Umberto Gandini è stato nominato oggi AD della Roma, ecco le sue parole a Sky Sport:
Obiettivi? Sono quelli di sempre, quelli di essere competitivi e di portare la società a vincere. Sicuramente questa società è competitiva. È chiaro che gestire una realtà complessa come Roma è importante avere un occhio sui ricavi ma probabilmente l’obiettivo primario è tornare ad avere un grande pubblico perché la piazza lo merita. Cosa è emerso dall’Assemblea degli Azionisti? Il fatturato è salito a 219 milioni e una perdita di 14 milioni che è migliorata di 27 milioni rispetto all’anno scorso. Questo prima delle plusvalenze. Il dato più importante è il rispetto del Fair Play finanziario, avendo una perdita nell’anno 2015/16 consolidata di 24 milioni sui 30 milioni permessi. Florenzi? Lo abbiamo visto dal vivo e siamo tornati insieme da Sassuolo. Ieri sono andato con Baldissoni a trovarlo e lo abbiamo trovato carico. L’operazione è andata bene e grazie a Dio non ci sono state complicazioni. Oramai siamo diventati esperti di crociati. Il momento della squadra? È molto positivo. È un momento in cui la squadra sta acquistando consapevolezza. Il lavoro si vede. È importante vincere con continuità. Il risultato di Sassuolo è molto significativo. Abbiamo mantenuto le distanze su Juventus e squadre inseguitrici. L’assenza del pubblico per le barriere? Il club sta facendo molto perché sta parlando con le autorità per trovare una soluzione al problema, legato a tutte le funzioni dello stadio. L’aver visto i tifosi festeggiare a Sassuolo è stato piacevole. È un peccato, faremo di tutto quanto in nostro potere per continuare a sensibilizzare le autorità per riavvicinare i tifosi e a fruire dello spettacolo all’Olimpico nel modo più gradevole possibile. Cosa manca all’ambiente per essere vincente? Il mio tempo qui è stato molto esiguo. Ci sono le condizioni per far bene perché gli impianti, lo staff e i giocatori sono validi. C’è tutto, si tratta di trovare quel coordinamento e quei dettagli per arrivare in fondo. Se la società a distanza può essere un problema? La distanza non la sento. La proprietà è presente con i suoi rappresentanti. È evidente che le cose qui si vivono in modo molto passionale e c’è la necessità di adeguarsi a una visione particolare della squadra e dei suoi eventuali successi che ci auguriamo possano arrivare con continuità. Abbiamo un progetto importantissimo a Tor di Valle e ci auguriamo di arrivare in primavera con il via libera finale. Ora la concentrazione massima è portare l’Olimpico a tornare ad essere di nuovo la casa della Roma”.