Ecco le dichiarazioni di Luciano Spalletti in sala stampa dall’Olimpico dopo Roma-Palermo:
Ha detto che l’ambiente non aiuta la Roma…Qual’è il problema di Juan Jesus?
“Chi t’ha mandato? Che vuol dire? Sempre la stessa manfrina che qui non si può lavorare…Il problema è che le galline del Cioni hanno bisogno di aiuto per fare le uova…Non sei soddisfatto? Allora cominciamo a dire della sostituzione di Florenzi giovedì sera. Tutte le sostituzioni sono colpa mia, invece di dire che era infortunato si è contestato. In una partita come stasera non c’è il problema Juan Jesus, ma di evidenziare i nostri gol, che si è vinto 4-1. Sempre le stesse discussioni. Non c’è nessun complotto ma alla lunga…”
Nel primo tempo una Roma un po’ incerta prima del gol di Salah.
“Nel primo tempo troppo macchinosi, pochi palloni in velocità, secondo tempo meglio, la palla viaggiava con scambi stretti e ne abbiamo giovato. Prima loro erano messi meglio in campo, non sono quasi mai usciti, erano costretti ad allungarsi. E’ entrato Florenzi che ha sicuramente più spinta, eravamo però in tensione per il suo dolore. L’ho messo al posto di Juan Jesus perché aveva il polpaccio contratto. Il dato di fatto è che con lui che fluidifica si gestisce meglio la palla, ha qualità che fa la differenza”.
C’è un andamento diverso dopo l’avvio balbettante della Juve?
“Dobbiamo pensare di avere una classifica di livello, accettare le sfide e proporsi per le cose importanti. Se qualche volta perdono anche loro e fanno vedere di essere terrestri fa la differenza, possiamo arrivargli ogni tanto vicino e assorbiamo il dato di fatto di poter stare con loro. Però c’è un Milan che non si può non tenere in considerazione, mi aspettavo che Montella riuscisse a dargli un verso, poi che facesse un cammino del genere è qualcosa di importante”.
A che punto è il processo di portar palla anche nella metà campo avversaria?
“E’ fondamentale tener palla, siamo giocatori veloci ed è importante. Tener palla nella metà campo avversaria ti permette di giocare tra le linee, loro sono costretti ad alzare la linea difensiva e la distanza permette di andare oltre i difensori. Bisogna essere più sciolti per farlo, se gestisci palla gli altri fanno più fatica. Con la velocità che abbiamo possiamo ribaltare l’azione facilmente, non abbiamo tantissimi calciatori di carattere che ci permettono di star dietro alle marcature e ai duelli. Abbiamo qualità, Salah e El Shaarawy o Palmieri non hanno certe caratteristiche”.
GGR