(F.Oddi) – Il rinforzo più atteso della Roma Primavera è arrivato proprio nel reparto in cui la prima squadra ha gli uomini contati: il centrocampo. La prima in giallorosso del 18enne camerunese Joseph Bouasse Ombiogno Perfection c’è stata sabato, il giorno in cui Spalletti è andato a vincere a Napoli con il 19enne Gerson come alternativa per la mediana. Reparto in cui Alberto De Rossi può contare su tre giocatori che nel 2016 hanno vestito l’azzurro delle nazionali giovanili, Frattesi, Spinozzi e Bordin, il regista che dieci giorni fa in Under 19 ha dato il cambio al milanista Locatelli. Così alle 15.30 contro l’Apoel Nicosia toccherà ancora a loro, al redivivo Anocic, alla prima convocazione stagionale, a Soleri, squalificato per ancora due turni in campionato, e al secondo portiere Romagnoli, visto che Crisanto avrà il primo turno di riposo stagionale. Mentre il nuovo acquisto camerunese non è stato convocato per motivi burocratici, visto che quando è stata consegnata la lista per la Youth League non era ancora tesserato.
TALENTO – Un problema da poco, sia per la Roma, che ha ipotecato il passaggio del turno all’andata per 3-0 a Cipro. Perfection (all’esordio dopo 15 mesi) potrà attendere la gara di sabato col Novara – quella in cui ci sarà anche il ritorno in campo di Rudiger – per dare seguito ai 45’ di Crotone. La Fifa pone mille paletti per il tesseramento dei minorenni extra UE, e poco importa che il ragazzo fosse arrivato in Italia per cercare una vita migliore, non certo su invito della Roma: un sedicente agente gli propose una carriera da calciatore professionista e poi lo abbandonò alla stazione Termini. Era un migrante come tanti, di quelli che la squadra Liberi Nantes faceva giocare in Terza Categoria: lì però gli dissero che era diverso, che aveva un talento fuori dal comune, e la Roma, che lo notò in un’amichevole, lo confermò. Lo presero nel luglio del 2015, senza poterlo tesserare: si è allenato con la Primavera per più di un anno, il primo settembre è diventato maggiorenne, e quel punto l’iter ha iniziato a filare spedito, concludendosi venerdì scorso.
CON SPALLETTI – In questi mesi il ragazzo è stato chiamato per sedute e partitelle della prima squadra: da Alberto a Daniele De Rossi, che, come capita spesso coi più giovani, è stato protettivo e prodigo di consigli. Spalletti, bonariamente, gli chiedeva di entrare sugli avversari in maniera meno dura: dicono non abbia mai paura di mettere il piede, anche contro i grandi. Sabato a Crotone ha fatto intravedere anche il resto del repertorio: non solo chili, centimetri e interdizione, ma anche tecnica in velocità, capacità di andarsene in dribbling palla al piede. Se manterrà le promesse, il posto in Primavera glielo potrà togliere solamente Spalletti.