Ciò che ha meravigliato nell’assemblea degli azionisti della Roma svoltasi ieri a Trigoria, è la serie di critiche rivolte alla dirigenza da diversi piccoli azionisti, nonostante i risultati sportivi possano far pensare a un momento di luna di miele col mondo giallorosso.
Non sono mancate critiche ai prezzi e al nuovo stemma. La voglia di rivedere l’Olimpico pieno e le informazioni sul nuovo stadio hanno caratterizzato altri interventi, mentre è stata deplorata anche la eccessiva rinuncia agli italiani in campo. Insomma, la Roma in piena lotta scudetto – scrive la Gazzetta dello Sport – ad alcuni soci solletica poco la fantasia.
Il d.g. Baldissoni comunque ha risposto con nettezza: «Le plusvalenze hanno contribuito a risanare la società (le perdite complessive sono state di 14 milioni, ndr) e siamo tranquilli anche in assenza degli introiti della Champions. Per le cessioni è stata fatta prima una valutazione tecnica, poi economica e la competitività è cresciuta. Il nuovo stadio speriamo sia pronto per la stagione 2019-20». Quindi è stata la volta di Gandini, che ha spiegato: «Mi aspettavo le critiche perché i soci sono appassionati veri. Il mio obiettivo è quello di portare la società a vincere. C’è una società solida, un buon tecnico e un’ottima rosa: non manca nulla. Ora abbiamo l’opportunità per dare un’impronta al campionato, ma il nostro primo obiettivo è riportare i tifosi allo stadio e per questo stiamo già lavorando».