Anche quando la Roma mette in fila la quarta vittoria consecutiva, nella testa resta l’espressione di disapprovazione di Luciano Spalletti quando si è avvicinato alla barella che trasportava Alessandro Florenzi fuori dal campo. «Mister, mi sono rotto il crociato», gli ha sussurrato. La diagnosi non è ufficiale, ma il timore è che la Roma sia incappata nel sesto legamento in frantumi in poco più di un anno, dopo Ruediger, Mario Rui e i giovani Capradossi, Ponce e Nura. «Il ginocchio non si è gonfiato eccessivamente, i primi test articolari sono ok, ci sono un paio di elementi positivi – ha spiegato il medico sociale Riccardo Del Vescovo – Possibile siano interessati anche il menischi o fratture, l’ipotesi della rottura del crociato al momento non è la più probabile».
Di certo Spalletti non è ottimista: «Questo infortunio annulla un po’ la gioia della vittoria. Non ci voleva, siamo tutti dispiaciuti». In campo la Roma aveva messo su una bella rimonta, scrive la Gazzetta dello Sport: «Non mi era dispiaciuta neppure la prestazione del primo tempo. Poi dopo il pareggio ci siamo sciolti e abbiamo fatto vede buone trame. È stato bravissimo Nainggolan: sta tornando il giocatore di cui abbiamo bisogno. Dzeko? E’ tutto merito suo: a volte ti fa venire un po’ di rabbia, altre devi solo alzarti ad applaudirlo».