(C.Zucchelli) – In Polonia scrivono che in questi giorni Szczesny e signora stiano comprando un elegante appartamento a Varsavia da 2.5 milioni di euro. E scrivono pure che lì vivranno quando il portiere smetterà di giocare. Se sarà davvero così (visto che Wojciech ha appena 26 anni) non è chiaro; quel che è chiaro è che fino a maggio vivrà a Roma e Trigoria è casa sua. E allora meglio starci col sorriso, senza polemiche con Alisson e magari pure con una vittoria domani a Napoli per «colmare il gap con la Juventus». Ha le idee chiare, il portiere, forse un po’ sollevato che tra le minacce da sventare non ci sia il compagno di nazionale Milik: «È un amico – le sue parole a Sky – e con me rappresenta un Paese. È una grave perdita per il Napoli e sono dispiaciuto che stia attraversando un brutto momento».
SVOLTA? – La gara del San Paolo può quindi rappresentare una prima rivoluzione nella stagione di entrambe? «Sicuramente sarà molto importante, non solo perché giochiamo contro il Napoli, ma perché veniamo da un buon momento e dobbiamo continuare così». Lo scorso anno Szczesny è stato uno dei pochi a non prendere gol da Gonzalo Higuain: «Ho fatto delle super parate, mi piace ricordare quella all’Olimpico al termine di una sua giocata perfetta, soprattutto perché poi abbiamo vinto la partita». Anche contro l’Inter la Roma ha vinto, ma i giallorossi hanno comunque concesso troppe palle gol: «Quando si parla di difesa, in realtà si dovrebbe parlare di come difende tutta la squadra. – ha aggiunto Sczesny –. Siamo votati all’attacco, ma è vero che ci manca equilibrio e ci stiamo lavorando». In campo dal primo minuto al San Paolo non ci sarà Francesco Totti, che secondo Maradona dovrebbe giocare fino a 50 anni. «Non si può essere in disaccordo con Diego. Francesco è ancora un grande giocatore e non si nota la differenza con i più giovani: se continua così è giusto che aiuti la squadra». In Nazionale è stato protagonista di un’uscita a vuoto nei confronti di un giornalista, a cui ha detto di non aver giocato contro l’Astra Giurgiu perché «era una partita già vinta prima di giocarla». Non il massimo della classe nei confronti di Spalletti, che infatti non l’ha presa per niente bene, e del suo rivale Alisson. Ecco perché oggi le parole del tecnico sono molto diverse: «Mi piace molto come portiere e come persona: è capace, è giovane e ha grande voglia di giocare. Mi piace che ci sia questa concorrenza leale ed è il miglior modo per entrambi per migliorare».
CHI SI RIVEDE – Uno che quando giocava con la Roma non aveva di questi problemi è Miki Konsel, ieri a Trigoria: «Ho ricordi bellissimi con questa tifoseria molto calda. Roma è una piazza difficile per tutti, c’è una pressione importante che però aiuta il portiere se la Sud è dietro di te. Totti? È impressionante che giochi ancora».