(M. Ferretti) Uno sguardo alla classifica prima del fischio d’avvio di Banti all’Olimpico: Juventus 18 punti, Napoli 14, Lazio, Milan e Chievo 13, Inter, Torino e Genoa 11, Roma, Cagliari e Bologna 10. Brividi. Classifica dopo il fischio finale di Banti: Juventus 18 e Roma 13, ad un passo dal secondo posto del Napoli, tralasciando le altre. Sorrisi. Due o più parole sulla partita vinta contro l’Inter? La sagra degli errori? Beh, a dir poco. E tante occasioni dall’una e dall’altra parte, però (alla fine 18 contro 13 per i padroni di casa) . Perché se la Roma dopo il vantaggio di Dzeko (sì, Dzeko) si è pappata tre, quattro (o cinque?) gol, va ricordato che i nerazzurri hanno sfiorato parecchie (troppe…) volte la rete del pareggio (ottimo Szczesny). Una partita spettacolare, emozionante, specie nella prima frazione, ma giocata tatticamente (e tecnicamente) male da entrambe le squadre quando sono state chiamate a difendere. Perché se/quando fioccano le occasioni da gol praticamente ogni volta che il pallone è in gioco, vuol dire che i due apparati difensivi non sono il massimo della vita. Non è vero, del resto, che se tutte le cose funzionassero bene, le partite si chiuderebbero malinconicamente sullo zero a zero? La Roma di Spalletti, si sa, non ha mai brillato per la capacità di gestire il gioco quando il pallone sta nei piedi degli avversari, e questo potrebbe non essere un handicap vistoso se si riuscisse a concretizzare tutte le opportunità da gol che vengono confezionate.
COLPO DI KOSTAS Invece, anche ieri sera, i giallorossi hanno dovuto fare i conti con l’imprecisione dei suoi finalizzatori, occasionali o di professione. Non un bel vivere, a ben vedere. Perché il regolamento del campionato non vieta a nessuno, Roma compresa, di vincere le partite senza subire reti: solo che nel dna giallorosso c’è l’arrembaggio costante, quello senza se e senza ma. E così la rete del pareggio di Banega è poi arrivata ed sembrata solo la logica conclusione più degli errori tuoi che della bravura altrui. A seguire, però, è arrivato anche Manolas che (con la collaborazione di Icardi) ha sistemato la faccenda. Della serie: l’importante è vincere, anche se con la porta violata. Farlo ogni tanto senza beccare gol sarebbe cosa buona e giusta. La Roma di Spalletti, potete giuraci, ci riuscirà raramente.