(G. Lengua) È arrivato a Trigoria nelle ultime battute del mercato invernale dello scorso anno e sin da subito ha conquistato la piazza con le sue giocate e i suoi gol (8 in totale) guadagnandosi la convocazione di Conte all’Europeo in Francia. Stephan El Shaarawy si guarda indietro e ogni giorno lavora per replicare quanto di buono fatto nella stagione appena passata, cercando di convincere Spalletti: «All’inizio il tecnico ha fatto altre scelte. In una squadra così importante c’è chiaramente competizione e concorrenza, ma io sono sereno e mi sto allenando bene. Devo cercare di essere più concreto e decisivo quando arrivo nella trequarti avversaria. Entrando a partita in corso è più difficile determinare la gara, ma anche dieci minuti possono essere determinanti» ha detto l’esterno. La Roma ha inanellato due successi contro Inter e Napoli che hanno dato al gruppo quella sicurezza che cercava da mesi: «Se ci è mancata continuità è dipeso tutto dalla testa con cui entriamo in campo. A livello di qualità possiamo giocarcela con tutti, tre gol a Napoli non si fanno per caso, abbiamo dimostrato grande personalità. I tifosi? Mi auguro che l’Olimpico torni a riempirsi, ci danno la carica e sono un valore aggiunto». L’assenza dal campo del Faraone ha pregiudicato anche l’impiego in Nazionale. Dal ct Ventura non sono arrivati segnali incoraggianti anche alla luce della sua posizione in campo: «Quello del ruolo per me non è un grosso problema, posso anche fare il quinto di sinistra. Mi piace alternare le due fasi, fare quella difensiva e offensiva. Per tornare in Nazionale devo innanzitutto fare bene a Roma. Sono sempre stato nel giro della Nazionale, però, adesso queste sono le scelte. Il mio obiettivo sicuramente è quello di tornare a vestire la maglia azzurra».