(C. R.) Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, affida il suo affondo a twitter: «Stadio della Roma: la Regione Lazio sta andando avanti nella trasparenza. Il Comune decida cosa vuole fare». Prima, l’assessore regionale alle Politiche del Territorio e Mobilità, Michele Civita era stato altrettanto chiaro: «Se l’assessore Berdini e la giunta di Roma Capitale ritengono, così come dichiarato, che non vi sia il riconoscimento dell’interesse pubblico sul nuovo stadio della Roma, hanno nelle loro mani la possibilità, anzi il dovere, di fermare il complesso iter di verifica dei corposi progetti presentati, evitando spreco di tempo e di risorse pubbliche». Dalla Regione, insomma, arriva l’altolà all’amministrazione capitolina. Nel mirino le parole dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini che sul progetto di Tor di Valle l’altro giorno si era affrettato a dire che da parte del Comune «non c’è nessun riconoscimento dell’interesse pubblico», pur avendo già dato l’ok all’avvio della conferenza dei servizi sul progetto. «Le continue e contraddittorie dichiarazioni – sottolinea Civita – producono solo polemiche e confusione. La Regione Lazio come è ovvio, ma in questo caso va sottolineato, opera solo sulla base degli atti formali che Roma Capitale trasmette».
LE POLEMICHE – Una posizione, quella espressa da Berdini, che da più parti in Regione viene bollata come un tentativo di «melina»: «Basta con il tiki-taka della Giunta Raggi – sottolinea Massimiliano Valeriani, capogruppo regionale del Pd – L’amministrazione comunale deve decidere cosa vuole fare con il progetto dello stadio della Roma. Piuttosto che continuare a fare melina, dovrebbero chiarire ufficialmente se riconoscono l’interesse pubblico di questa opera». «L’atteggiamento del Campidoglio sul progetto di stadio dell’As Roma continua a essere confusionario e incongruente. #IncomprensibileMelina», twitta il vicepresidente della commissione Ambiente e Urbanistica, Adriano Palozzi, consigliere regionale sponda Forza Italia. Intanto, il Campidoglio con il vicesindaco Daniele Frongi prova a buttare la palla in tribuna: «La memoria di giunta che abbiamo approvato a settembre, a firma dell’assessore Berdini, è relativa alla conferenza dei servizi partita in Regione, con tutte le attività da svolgere da parte del comune. Il pubblico interesse dello stadio della Roma? Lo stato dei fatti è che siamo in conferenza dei servizi ed è vigente la norma relativa alla delibera approvata nella precedente consiliatura. È nella sede della conferenza dei servizi che si deciderà il futuro del progetto».