(F.Magliaro) – Urbanisti contro e Stadio della Roma di Tor di Valle pietra dello scandalo. I maestri che rinnegano l’allievo: Edoardo Salzano. Vezio De Lucia, Pierluigi Cervellati (e altri) che attaccano il loro (ex) pupillo e allievo, Paolo Berdini, perché non ha bloccato il progetto Stadio di Tor di Valle revocando la delibera d i pubblico interesse come aveva promesso in campagna elettorale ma ha concordato con la Regione l’avvìo della conferenza dei servizi. E Berdini che, a stretto giro, replica all’AdnKronos con una nuova edizione del ‘gioco delle tre carte’: sullo Stadio della As Roma «non c’è nessun riconoscimento dell’interesse pubblico Stiamo lavorando per attuare l’indirizzo programmatico del M5S». Che avrebbe dovuto essere lo stop al progetto ma con un iter specifico (nuova delibera in Consiglio comunale che cambiasse o cancellasse quella di Marino) che, ogni giorno che passa, diviene sempre più difficile percorrere.
Secondo Berdini, partecipare alla Conferenza dei servizi «è un atto doveroso. E’ dovere dell’amministrazione partecipare ai provvedimenti che sono stati incardinati dalle amministrazioni precedenti». In realtà, Berdini vorrebbe sì cancellare gran parte delle cubature riconosciute da Marino ai proponenti in cambio delle opere pubbliche ma non attraverso una nuova delibera che, dopo Olimpiadi, Torri dell’Eur e Fiera di Roma. sarebbe un altro atto di rottura, ma con una serie di prescrizioni da presentare in Conferenza di Servizi e sulle quali da settimane Berdini, che ha avocato al suo assessorato anche le competenze di mobilità, commercio e ambiente, ha messo al lavoro gli uffici comunali.