(A. Serafini) – Ha un sapore decisamente amaro il ritorno in Toscana di Spalletti: dopo la sconfitta di Firenze, anche il viaggio ad Empoli non può che suscitare delusione e insoddisfazione. Il tecnico preferisce non nascondersi dietro le parate decisive di Skorupski, perche la crescita della squadra deve sicuramente passare per altri fattori: «Lukasz è un buon portiere, ha fatto soltanto il suo lavoro. Diciamo che anche noi c’abbiamo messo un pochino del nostro». Con una piccola differenza, però, rispetto ai passi falsi commessi in passato: «Questa volta non posso prendermela con nessuno all’interno dello spogliatoio -prosegue Spalletti – perché la prestazione c’è stata. A volte dobbiamo essere più “mestieranti”, cioè sfruttare anche soltanto quell’unica occasione buona, senza pensare che tanto ne arriveranno altre. L’Empoli non ha demeritato, ma noi abbiamo buttato due punti. Posso soltanto aggiungere che le condizioni del campo non ci hanno agevolato».
L’analisi tattica spiega anche le scelte fatte al fischio d’inizio: «Rüdiger non aveva tutta la partita, preferivo far girare palla che spingere.Emerson ha giocato una buona partita, cosi come Paredes, che sta crescendo». Sbagliare ancora adesso diventa dura: «E’ pericoloso – conclude Spalletti – perché gli altri poi non si fermano più».