Matteo Renzi racconta a Tiki Taka il mito di Gabriel Omar Batistuta e si pronuncia anche su Francesco Totti. Queste le sue parole:
“Batistuta e’ stato anche e soprattutto un uomo che ha voluto bene a Firenze e Firenze e’ arrivata al punto di dedicargli una statua: credo che sia un rapporto straordinario che, nella giornata del conferimento della cittadinanza onoraria, trova il compimento piu’ bello. E’ difficile – prosegue Renzi – spiegare in poco tempo cosa e’ stato Gabriel Omar Batistuta per Firenze e per i fiorentini della mia generazione. Quando arrivo’ questo nuovo centravanti argentino andavo al liceo classico e quando se ne ando’ ero gia’ sposato e laureato: ha attraversato un pezzo della nostra vita. Quando arrivo’, le maglie non avevano il nome scritto dietro, inizio’ con il numero 16 quando, contro la Juve, entro’ al posto di un altro grande, Stefano Borgonovo e poi si prese il 9 e se lo tenne per anni, segnando in tutti i modi possibili. A Firenze si era un po’ scettici all’epoca perche’ Batistuta arrivo’ dopo un altro centravanti argentino che ci avevano presentato come un super campione, quando in realta’ si rivelo’ un mezzo bidone: si chiamava Dertycia. Ma Batistuta fu capace di farci innamorare subito, segnava in tutti i modi. Ai miei figli direi che e’ stata una bandiera, uno di quelli che oggi nel calcio ci sono sempre meno. C’e’ Totti straordinario e superlativo a Roma, ci sono stati Baresi e Maldini al Milan o a Firenze ovviamente il grande Giancarlo Antognoni, ma sono sempre meno. Batistuta e’ stato capace di farci esultare e godere ovunque”.
Fonte: Italia 1 -Tiki Taka