“Se le indiscrezioni apparse sulla stampa dovessero essere confermate, lo stravolgimento del progetto di realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle renderebbe di fatto l’opera improponibile”. Parole dell’ingegner Sandro Simoncini, docente a
contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l’università Sapienza di Roma e presidente di Sogeea SpA che aggiunge: “Abbandonare l’idea di un’implementazione del trasporto pubblico su ferro per consentire ai tifosi di raggiungere la struttura è una soluzione scellerata e scorretta: innanzitutto si condannerebbero le persone a intraprendere ogni volta una via Crucis sulla via del Mare, di fatto unico asse percorribile per raggiungere lo stadio; inoltre si smentirebbero clamorosamente le simulazioni su afflussi e deflussi dall’area che sono state prodotte e che tenevano conto proprio del fatto che buona parte dei sostenitori si sarebbero spostati grazie al prolungamento della linea B della metropolitana”.
L’ingegnere quindi spiega: “Il problema di come raggiungere l’area di Tor di Valle resterebbe anche se venisse confermata la riduzione delle cubature commerciali e di servizi da realizzare nelle vicinanze dello stadio. L’intero quadrante è interessato da una viabilità estremamente critica, che ovviamente rischierebbe di collassare in occasione di una partita magari giocata in mezzo alla settimana: basti pensare a un anticipo di campionato del venerdì sera o a una gara di Champions League di martedì o mercoledì”. E conclude: “Già oggi la Roma-Fiumicino è caratterizzata da un vero e proprio ‘tappo’ in corrispondenza dell’incrocio con viale Isacco Newton e via della Magliana in entrambe le direzioni. A ciò va aggiunto che prima o poi partiranno i lavori per la realizzazione della Bretella che collegherà la Roma-Civitavecchia e la Roma-Latina e che passerà a Tor de’ Cenci -prosegue Simoncini-, quindi a pochissima distanza proprio dallo stadio: si prevede che già solo quest’opera comporterà un incremento del 20% dei volumi di traffico. C’è poi la questione viale Marconi, una strada quasi obbligata per chi utilizza l’asse via del Mare/via Ostiense e che passa da quattro a due corsie, con un grosso imbuto già oggi intricatissimo. Senza dimenticare le storiche problematiche relative alla Cristoforo Colombo. Rinunciando all’imprescindibile supporto del trasporto pubblico su ferro, cosa succederà in occasione di partite importanti, di incontri giocati in orari in cui ci sarà la sovrapposizione con afflussi e deflussi dai centri commerciali che sorgeranno intorno allo stadio oppure quando a primavera i romani inizieranno a riversarsi in massa verso il litorale?”.
Fonte: adnkronos