Luca Palamara, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, già presidente dell’ANM, ha affrontato il tema della barriere allo stadio Olimpico. Queste le sue parole:
“Recentemente anche io vivo l’Olimpico in modo irreale, faccio fatica a riconoscere il tragitto per arrivare allo stadio. Non possiamo negare che il mondo sia cambiato e quindi le limitazioni allo stadio sono dovute anche a questo. Il mio auspicio è che il pubblico di Roma abbia capito cosa sia successo e che quindi si possa tornare alla situazione di normalità. Non si possono mettere da una parte le forze dell’ordine e dall’altra il tifo, ma dobbiamo ragionare in un’altra ottica: le misure vengono prese nell’interesse di tutti. Mi auguro che venga rivista la scelta delle barriere in curva. Se tutti ci impegniamo per una nuova cultura di andare allo stadio per amore del calcio, questa sarà la strada per l’eliminazione delle barriere, che a mio avviso non possono rimanere a vita. Una società moderna deve pensare prima di tutto alle strutture essenziali, ma dal punto di vista sportivo immagino situazioni diverse per quel che riguarda l’accoglienza negli stadi. Il fatto che le società di calcio vogliano avere stadi di proprietà va visto nell’ottica della crescita del movimento calcistico, sempre che sia fatto nel rispetto delle regole. Non è vero che Roma vive una condizione di lassismo giudiziario, ma è innegabile che il sistema giudiziario in Italia è in una situazione di sofferenza che può creare sfiducia nei confronti della giustizia. Ma non dobbiamo dimenticarci che in questo paese la magistratura ha sconfitto importanti gruppi criminali”.
Fonte: Radio Roma Capitale