Nel sintetizzare l’ultimo aggiornamento della posizione del Movimento 5 Stelle sullo stadio della Roma, si può dire che, tra ‘falchi’ e ‘colombe’ si è fatto strada un po’ di realismo. Ieri Marcello De Vito, il presidente del Consiglio comunale (che in passato ha espresso una posizione fortemente contraria al progetto) ha aperto inaspettatamente l’incontro con i soggetti proponenti. Il taglio del suo discorso è stato tutto politico: non abbiamo nulla contro lo stadio, non ci piace il resto del progetto, non possiamo rinnegare il nostro voto contrario di due anni fa, ma non possiamo nemmeno trascurare cosa questo progetto può rappresentare per la città: investimenti, opere pubbliche, posti di lavoro.
Dunque, più che addentrarci nei dettagli tecnici di una trattativa – scrive la Gazzetta dello Sport – che, probabilmente, si assesterà non tanto sul numero di torri quanto sulla loro altezza, va spiegato il peso politico del passo compiuto ieri in direzione del progetto di Tor di Valle. Questa Giunta deve fare i conti con la legge e non può ignorare i passaggi amministrativi già mandati in archivio. In pratica: il milione di cubature subirà giusto qualche sforbiciata.