(D.Marchetti) – Abdullahi Nura, terzino destro classe ’97, tanto veloce quanto sfortunato nella sua prima parte di vita nella Capitale, punta il rientro dopo il ko dello scorso maggio. Il comunicato della Roma recita “rottura del legamento crociato posteriore con interessamento del menisco interno”, decisamente una brutta tegola da pelare per un ragazzo di appena 19 anni definito da tutti, Sabatini in primis, “un fenomeno”. Arriva nella città eterna dallo Spezia dopo aver trascinato i liguri verso le Final Eight del campionato Primavera. L’esordio in giallorosso è da applausi: gol e assist contro l’Empoli. Neanche il tempo di ricaricare le pile ed è show anche in Youth League contro il Barcellona. I top club d’Europa iniziano a mettere gli occhi sul talento nigeriano, ma la Roma in estate lo riscatta per 2,5 milioni di euro estendendo il contratto sino al 2020. “La sua velocità è impressionante. E’ un soffio di vento” così lo definisce Spalletti in una delle sue prime conferenze stampa dopo il ritorno a Trigoria. Il mister toscano, però, non ha ancora avuto modo di testarlo realmente. Prima il problema cardiaco, poi la rottura del crociato hanno fatto sì che la crescita di Nura ritardasse di qualche mese. Nonostante ciò, nel breve periodo in cui Spalletti lo ha avuto a disposizione (da febbraio a maggio 2016) lo ha quasi sempre convocato con la prima squadra tanto da portarlo a Pinzolo con il resto dei compagni.
IL RIENTRO – Che sia un predestinato è evidente, ma ad oggi la vera domanda è: “Quando sarà in grado di tornare a disposizione?”. Dubbio sollevato anche nella conferenza stampa pre-Pescara di ieri visti i recuperi già completati di Mario Rui e Rudiger. “Mi cogliete impreparato” dice il tecnico di Certaldo, il quale aggiunge: “Mi date la possibilità di andare a mettere il dito sull’operato dei nostri fisioterapisti, glielo vado subito a chiedere“. Da bollettino medico erano stati diagnosticati 6 mesi per il recupero dal giorno dell’operazione (31 maggio 2016). Di conseguenza siamo in prossimità del rientro definitivo. Dal metà ottobre si allena costantemente con la Primavera di Alberto De Rossi e da Trigoria fanno sapere come i tempi di recupero nel suo caso fossero più lunghi per colpa della rottura del legamento crociato posteriore e non anteriore come nei casi sopracitati. Il ragazzo sta bene e potrebbe rivedersi in campo il 10 dicembre al Tre Fontane contro il Palermo. Step ormai obbligatorio prima del reintegro finale in prima squadra. Spalletti lo attende a braccia aperte considerando l’infortunio di Florenzi e il non facile adattamento di Bruno Peres in giallorosso. Non è escluso dunque che trovi spazio subito dopo la sosta natalizia potendo finalmente dimostrare tutte le sue qualità.
Redazione GazzettaGiallorossa.it