(M. Spini) Gasp, che Atalanta. I bergamaschi battono anche la Roma e continuano il momento d’oro, con la settima vittoria nelle ultime otto partite (22 punti, come nessun altro in A, nello stesso periodo): il tecnico, Gian Piero Gasperini, si gode una squadra che sta facendo faville. «C’è stata una bella rimonta, sintomo di carattere: la squadra sta bene, ha fiducia e sa di avere le armi giuste per provare a rispondere. Nel primo tempo siamo stati più attenti: ci mancava però l’ultimo passaggio e abbiamo sofferto le incursioni di Salah. Poi nella ripresa abbiamo aumentato l’aggressività e siamo cresciuti. E’ una partita di cui ci ricorderemo a lungo, anche perché abbiamo vinto contro una signora Roma, non contro una squadra demotivata: vittorie come questa rappresentano grandi iniezioni di fiducia. Il merito è dei ragazzi, che stanno crescendo giorno dopo giorno», spiega l’allenatore di Grugliasco. Che prova a non volare con la fantasia: «C’è grande entusiasmo, ma è difficile pensare all’Europa quando dietro ci sono tante squadre con grande potenziale: vedremo più avanti, vogliamo restare con i piedi per terra. Leicester? E’ volare troppo, ma il clima che stiamo respirando è simile: stiamo vivendo una situazione incredibile», ammette candidamente Gasperini.
Poi, la palla passa ai giocatori, partendo da un ex, Marco D’Alessandro, entrato in campo nella ripresa e protagonista della rimonta atalantina: «Nel primo tempo la Roma ha meritato il vantaggio, ma noi nella ripresa siamo cambiati, perché il mister ci ha fatto capire cosa non funzionava. Dopo il vantaggio, la Roma non ha più avuto occasioni e noi abbiamo ribaltato il risultato con merito». L’Atalanta sogna, D’Alessandro non si nasconde: «E’ un momento incredibile, siamo consapevoli che stiamo facendo qualcosa di incredibile: si può alzare l’asticella, ma è ancora presto per parlare d’Europa». Infine, flash da Petagna: «Abbiamo reagito da grande squadra: sul campo ci divertiamo e il pubblico ci trascina. Si vede che corriamo più degli altri, perché durante la settimana lavoriamo tantissimo e la condizione fisica è ottima. Non pensiamo alla salvezza né all’Europa: preferiamo vivere alla giornata».