(G.Odennino) – Questa volta non è una cronometro, anzi una cronoscalata, con avversari da inseguire e svantaggi da recuperare. Un anno dopo quella grande rincorsa, annunciata da Allegri e completata prima di Natale dai suoi uomini, c’è la Juve in fuga a comandare. E soprattutto a tentare di vincere la lunga volata per chiudere nel modo migliore il 2016, che può essere d’oro per record e trofei. «Prima della vacanze abbiamo tre obiettivi – sintetizza Massimiliano Allegri dopo l’ultima sosta -: qualificarci agli ottavi di Champions, mantenere il primo posto in campionato anche con una partita in meno e vincere la Supercoppa italiana».
LA RIMONTA DI NAINGGOLAN – Tutto in rigoroso ordine temporale, partendo dalla sfida di Siviglia fino alla finale di Doha, ma il conto alla rovescia scatta stasera. Non solo perché nel turno che offre i peggiori ostacoli possibili per Roma (domani a Bergamo) e Milan (derby nel posticipo), i bianconeri nell’inviolato Stadium – 22 vittorie di fila in campionato – ospitano il Pescara neopromosso e terz’ultimo. La Juve, ora a +4 sui giallorossi, cerca l’allungo in campionato, ma Allegri vuole fare i primi conti solo tra un mese: quando la Roma sarà a Torino (sabato 17 dicembre) nello scontro diretto che vale un pezzo di scudetto. «La Juve è raggiungibile – dice Nainggolan, alla 100ª con la Roma –, ma dipende da noi, vincendo una partita alla volta». Filosofia che anima anche Allegri. «Abbiamo le stesse partite – spiega -: noi giochiamo contro il Pescara, che domenica prossima sarà a Roma. Poi loro hanno l’Atalanta e noi tra due domeniche. E prima del faccia a faccia, ci sono i rispettivi derby. Serve continuità e subito i tre punti con il Pescara, perché gli scudetti si vincono così».
HIGUAIN C’E’, BENATIA NO – La Juve vuole andare subito a +7 sulla Roma e per questo stasera limiterà il turnover contro un Pescara che ha vinto solo una volta (a tavolino) ed è stato in vantaggio per soli 69 minuti (la Juve, invece, è già a quota 479). Allegri, grande ex della sfida, però non si fida del «suo» Oddo («Ha ottime idee, diventerà un ottimo allenatore») e farà giocare i migliori. Non rischierà Marchisio e Chiellini, salvo sorprese, e a parte Dani Alves (concesso qualche giorno di vacanza in vista della Champions) ci saranno tutti. Da Khedira a Bonucci, passando per Higuain–Mandzukic coppia d’attacco obbligata nel probabile 3-5-2 bianconero. Dipenderà da Allegri, in emergenza anche in difesa con Barzagli (spalla) e Benatia (ginocchio ko in nazionale) indisponibili. Il jolly può essere Cuadrado, con lui sarà 4-3-3, ma il colombiano è reduce dalle fatiche sudamericane e potrebbe essere impiegato nella ripresa in una staffetta con il Pipita. «Gonzalo sta bene ed è sorridente – lo carica Allegri –: non vedo perché non dovrebbe giocare e poi con noi sta facendo una buona stagione». Higuain, fischiato in Argentina, è il bomber juventino e allo Stadium si scatena (6 gol su 9 segnati in casa), mentre Allegri si ritrova con una difesa inedita (Rugani più Bonucci ed Evra) per fermare l’emorragia di gol presi: era dal febbraio 2014 che la Juve in campionato non subiva gol in 5 partite di fila. Fare sei contro il Pescara non sarebbe da Superenalotto.