(S.Carina) – Non siamo ai livelli dell’invocazione morettiana «D’Alema, di’ qualcosa di sinistra!», ma la decisione della Roma di aprire al pubblico l’allenamento pre-derby di sabato (anche se non va escluso venerdì: Spalletti oggi decide) al Tre Fontane le si avvicina molto. Dopo tanto tempo a Trigoria si torna a fare qualcosa di romanista. Una decisione che segna – dopo aver concesso a Totti, De Rossi e Florenzi di presenziare lunedì al ricordo del tifoso Giuseppe De Vivo al Pala Gems di Tor di Quinto– un riavvicinamento con la gente. La scelta della dirigenza giallorossa va applaudita ed arriva in un momento giusto non tanto per il derby quanto per il distacco che si avverte sempre di più allo stadio. Vuoi per le barriere in curva Sud, per le difficoltà che si hanno per accedere all’Olimpico, comprare un biglietto all’ultimo minuto o i prezzi che per una famiglia sono diventati ormai proibitivi, amare e vivere la propria squadra dal vivo è diventato sempre più difficile. La Roma ormai di media all’Olimpico fa registrare 27 mila spettatori. Le uniche eccezioni, in positivo, ci sono state contro l’Inter (36.400) e con l’Udinese (30.940), controbilanciate dai 23.633 di Roma-Pescara (dove i paganti sono stati appena 5.069) e dai 24.325 col Crotone e i 24.600 con il Bologna.
EUROPA AMARA – Va ancora peggio in Europa League dove tra Astra Giurgiu(13.509), Austria Vienna (16.478) e Viktoria Plzen (13.789), non ci si è mai avvicinati nemmeno a quota 20mila presenze. Riaprire gli allenamenti al pubblico è quindi un modo per riabbracciare la propria gente, farla sentire partecipe, darle la possibilità di vedere da vicino i propri beniamini e far sentir loro l’affetto che spesso allo stadio manca. E fa piacere che ad accorgersi di quanto ci sia bisogno di ristabilire un contatto tra la squadra e la sua tifoseria, sia stato, tra gli altri, il nuovo ad Gandini. Benché a Trigoria abbiano spiegato come la volontà di aprire gli allenamenti fosse stata già presa in precedenza, il modo naturale di confrontarsi con le persone sui social, ponendo anche un semplice “mi piace” sul profilo twitter della trasmissione “Il mio canto libero” su Rete Sport, che si auspicava un’apertura del Tre Fontane prima del derby, non è passata inosservata. A volte basta poco, anche un semplice click, per sentirsi più vicini.