Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha espresso la sua opinione in merito alle barriere divisorie nelle curve dello stadio Olimpico. Queste le sue parole:
Le parole di Ventura…
“Credo che il signor Ventura voglia dire un’altra cosa. Un uomo di calcio come Ventura, parlando seriamente, non voleva dire questo, infatti dice “non vorrei essere frainteso”, forse dice così perché vuole stimolare tutti questi ragazzi e caricarli. Non trovo assolutamente la Serie A come campionato noioso anzi. Cerchiamo di non enfatizzare le parole di Ventura perché altrimenti tutti quanti seguiamo questa cosa… Noi dobbiamo dire soltanto una cosa importante, riportiamo la gente allo stadio perché è quello l’unico obiettivo che la Serie A deve fare, riportare la gente allo stadio”.
Se lei fosse Pallotta come farebbe?
“Non posso essere Pallotta, mi chiamo Ferrero”.
Se gli mettessero le barriere nelle curve?
“Ma che barriere, io ho fatto Giochi Senza Frontiere nel ’60 pensa se metto le barriere”.
A Roma la Curva Sud e la Curva Nord sono separate da barriere…
“Ma quello lo dovete chiedere a un presidente, un grande presidente, che si chiama Lotito e a sto signor Pallotta, io che ne so”.
Lei che avrebbe fatto quando hanno messo le barriere?
“Gli avrei cantato “ma me pareva strano, ma tanto tanto strano””
Fonte: pagineromaniste