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As Roma. Dal nuovo stadio alle barriere, passando per i rinnovi: ecco tutti i “nodi” del 2017

(D.Marchetti) – Il 2016 è agli sgoccioli e in questi giorni il mercato la fa da padrone. Per i club, però, è anche tempo di bilanci e non solo. Si deve preparare l’anno nuovo, stilare un cronoprogramma di quanto si farà dal primo gennaio al prossimo 30 giugno. In casa Roma, ad esempio, le gatte da pelare saranno tante. Gandini e Baldissoni, rispettivamente CEO e DG giallorossi, hanno in agenda un viaggio a Miami dove raggiungeranno il presidente, James Pallotta. Incontro necessario per fare il punto della situazione su temi come: il nuovo stadio, le barriere, i rinnovi di Spalletti, De Rossi e Totti e molto altro. Insomma di cose da fare ce ne sono e se è vero che l’assenza del tycoon di Boston dalla Capitale è dipesa dal tanto lavoro per il club, è immaginabile che ci siano, o quanto meno si stia lavorando alle soluzioni dei molti “nodi” da sciogliere nel 2017.

Stadio Olimpico – Andando con ordine. Il primo punto da affrontare sarà quello relative alle barriere. “E’ frustrante vederle ancora li, ma speriamo di poterle rimuovere presto”, questo l’augurio di Pallotta espresso ieri attraverso i canali ufficiali del club. Da anni, ormai, non avvengono più incidenti all’interno dell’Olimpico, in trasferta il comportamento dei tifosi giallorossi è stato ineccepibile e in occasione di Roma-Milan c’è stato un deciso riavvicinamento di molti tifosi della Curva Sud. Il passo in avanti è stato fatto, ora si attende la mano tesa delle istituzioni. “Monitoreremo i settori interessati a gennaio, poi decideremo. Non si faranno differenze tra le due squadre della Capitale” così il nuovo Prefetto, Paola Basilone, parlava alla fine di novembre a La Repubblica. Un mese prima Malagò esortava a una soluzione vicina, ma solo il tempo ci dirà quale provvedimento verrà adottato.

Stadio della Roma – L’inizio del 2017 sarà fondamentale, non solo per la casa attuale della Roma, ma anche per quella futura. Avviata in Regione la Conferenza dei Servizi per il progetto del nuovo impianto a Tor di Valle, si attende il responso finale entro i primi giorni di febbraio. L’ultima seduta risale al 24 novembre, ma si continua lavorare anche a fari spenti con incontri tecnici e altri privati come quelli in Campidoglio tra il Comune e i proponenti. Argomento vecchio, ma d’attualità anche con l’anno nuovo sarà la variante urbanistica. Nel cronoprogramma stilato da Berdini, assessore all’urbanistica e alle infrastrutture, sarebbe dovuta essere pronta entro il 17 dicembre del 2016. Salvo poi lui stesso fare un passo indietro e andare contro la Regione dichiarando di avere tempo sino al 3 febbraio. Il caos che ha colpito la giunta Raggi prima di Natale non aiuta. Lo stesso Berdini non sembra sicurissimo della sua poltrona vista anche la posizione tenuta nei confronti del nuovo stadio della Roma. Da sempre contrario alla costruzione, non dell’impianto sportivo, ma delle tre torri. Nonostante tutto da Trigoria filtra ottimismo e si va ripetendo che i tempi saranno rispettati. Qualora questo non avvenisse i proponenti potranno adottare due soluzioni: la prima, più drastica, è una causa risarcitoria al Comune per quanto giù investito nel progetto, la seconda, invece, prevedere di rivolgersi direttamente al Governo, il quale in base alla legge Delrio sugli stadi, può godere di poteri sostitutivi.

Rinnovi – Mettendo poi da parte il nuovo stadio tanto caro a Pallotta, ecco come l’attenzione si sposta inevitabilmente sui contratti di Spalletti, De Rossi e Totti. Il rinnovo del mister toscano sta diventando un vero e proprio tormentone. Quel “resto solo se vinco” dichiarato a France Football ha fatto suscitare più di qualche dubbio sulla sua effettiva permanenza a fine stagione. D’altra parte c’è una dirigenza pronta a trattenerlo. Pallotta su tutti spinge per il rinnovo del tecnico ex Zenit, mentre Gandini, in questi giorni a Dubai per alcuni impegni istituzionali, rimane più tranquillo: “Nei primi mesi del 2017 (marzo, ndr) ci siederemo intorno a un tavolo e valuteremo se ci saranno o meno i presupposti per continuare insieme”. Presupposti al momento esistenti a detta di Luciano Spalletti. Diversi, invece, sono i discorsi legati ai rinnovi di Daniele De Rossi e Francesco Totti. Entrambi hanno in mano la penna dei loro contratti. Il numero 16 giallorosso da febbraio potrà firmare per altre squadre, ma la volontà è quella di restare altri due anni. La vicenda Totti, però, insegna come non ci si debba ridurre all’ultimo. Immaginabile, dunque, un viaggio di Pallotta nella Capitale proprio per sbrogliare queste tre situazioni.

Direttore sportivo – Sotto la lente d’ingrandimento finisce anche la dirigenza della Roma. L’addio di Sabatini ha promosso a direttore sportivo, almeno temporaneamente, Massara, ma il “casting” per la posizione da nuovo ds è già aperto. Il nome più forte rimbalzato in questi ultimi mesi è quello di Monchi del Siviglia. La sua avventura in Spagna sembra al capolinea, ma non solo i giallorossi hanno avuto modo di apprezzare l’operato del manager di San Fernando. Il Psg di Emery lo segue con attenzione e per ora, nonostante i primi contatti avvenuti tra Baldini e lo stesso Monchi, la situazione sembra in stand-by. La società sta valutando anche altri profili come quelli di Giuntoli del Napoli e Sartori dell’Atalanta.

Financial Fair Play – La figura del direttore sportivo sarà determinante anche in chiave di FFP. Le plusvalenze fatte registrare da Monchi al Siviglia darebbero una continuità al lavoro di Sabatini e permetterebbero alla Roma di raggiungere il tanto atteso pareggio di bilancio entro il 2018 (tempistica prevista dai paletti Uefa). “Siamo vicini al break-even point” lo ha detto Baldissoni qualche giorno fa, ma il prossimo bilancio che si chiuderà il 30 giugno 2017 dovrà fare a meno dei ricavi da Champions League. Lo scorso anno hanno fruttato quasi 70 milioni. L’Europa League non garantisce gli stessi introiti, di conseguenza sembra inevitabile a giugno la cessione di un pezzo pregiato per evitare di incorrere in ulteriori sanzioni da parte dell’Uefa. Al futuro ds l’arduo compito di monetizzare il più possibile, riducendo al minimo la perdita tecnica.

Main Sponsor – In chiave di Financial Fair Play sicuramente darebbe una mano l’arrivo di uno sponsor da mettere sulle maglie. Da 1278 giorni la Roma non può contare sul “jersey sponsor”, esattamente dalla finale di Coppa Italia con la Lazio quando sulle divise c’era ancora la Wind. Da quel giorno il nulla. Si sono avvicendati direttori commerciali e marketing, ma il risultato è sempre stato lo stesso. Tante le partnership effettuate: Ez Trader, Nissan e Sisal Matchpoint le ultime, ma nessuna di queste per ora si è trasformata in qualcosa di più. L’arrivo di Gandini potrebbe portare quel respiro internazionale tale da permettere al club giallorosso di strappare il tanto atteso contratto di sponsorizzazione. In passato sono state diverse le proposte rifiutate da Pallotta perché ritenute non consone al brand Roma, ma lo scorrere inevitabile del tempo non aiuta la società. Insomma la ricerca continua…

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