Dopo quasi tre mesi e mezzo (28 agosto) dall’ultima partita vera di Vermaelen con la Roma, il difensore belga, abbandonata la pubalgia, tornerà a guidare la difesa giallorossa a Bucarest, nell’ultima sfida del girone di Europa League, quella con l’Astra Giurgiu. «Da Vermaelen mi aspetto una buona prestazione, perché l’ho visto in condizione negli ultimi allenamenti, e sono convinto che sia pronto per giocare una partita – dice Spalletti –. Non abbiamo ancora visto le sue qualità avendo avuto questo infortunio lungo, ma il livello del giocatore ormai lo conosciamo. Dobbiamo farlo tornare il giocatore che siamo andati a prendere, perché noi siamo andati a prendere quel giocatore forte lì, che ora ci deve far vedere le sue qualità».
Ecco, il punto è proprio questo: andare a caccia del vero Vermaelen. Perché se è vero che la pubalgia l’ha tenuto fuori così a lungo – scrive la Gazzetta dello Sport -, è anche vero che le prime scie di Vermaelen (quelle lasciate tra Oporto, l’Udinese e Cagliari) non sono state certo dorate. Se sul valore del giocatore nessuno ha mai discusso, sulla sua affidabilità fisica sì, soprattutto in virtù dei tanti problemi avuti in passato, per ultimi quelli che gli hanno fatto saltare gran parte della sua avventura col Barcellona. Da stasera, forse, c’è un futuro diverso.