(M.Bo – S.Carina) – Il Torino che fa i conti e il Torino che conta di poter contare subito su Iturbe. Che l’attaccante paraguaiano della Roma sia vicinissimo al trasferimento in granata, con la formula del prestito, è un dato di fatto. Occorre “solo”mettere a fuoco la tempistica esatta e verificare se coincideranno i desiderata di Urbano Cairo con quelli di Sinisa Mihajlovic. Il presidente, insieme al direttore sportivo Gianluca Petrachi, sta lavorando con la Roma al fine di individuare un accordo che rappresenti per la dirigenza granata un punto d’equilibrio. La situazione è piuttosto chiara ma quando ci sono in ballo cifre così importanti il margine su cui si può cercare di limare ha comunque una sua valenza intrinseca. Riassumiamo.
IL GRANDE PUZZLE – La Roma per dare Iturbe in prestito gratuito al Torino ha chiesto a Cairo di esercitare subito il diritto di riscatto su Iago Falque e non a giugno per la cifra di circa 6 milioni di euro. Non solo. Visto che nel mentre il Toro ha in prestito dai giallorossi anche Castan – oltre ad aver messo più degli occhi sul portiere polacco Skorupski, ora in prestito all’Empoli – ecco che trovare una chiave per tutto non è proprio semplicissimo. Di fatto si deve anche tener conto che a giugno, dalla Roma, il Toro incasserà 12,5 milioni per Peres più un eventuale bonus di 1,5 milioni che a questo punto potrebbe diventare oggetto di trattativa proprio per avere uno sconto sul riscatto di Iago Falque. Sino a qui le problematiche che riguardano in prima battuta la dirigenza. Sull’altro versante, quello del campo, Mihajlovic preme per avere Iturbe il primo possibile, il top sarebbe già il 2 gennaio quando rientrerà in Italia dalle vacanze natalizie come gli altri sudamericani del Torino. I tempi per poter avere l’attaccante a disposizione per la settimana che porterà alla gara con il Sassuolo, l’ultima del girone d’andata, ci sono tutti. Ma sarà ancora più importante averlo a disposizione per la sfida seguente, quella secca con il Milan in Coppa Italia, calendarizzata per giovedì 12 al Meazza: passare il turno significherebbe assicurarsi i quarti e avvicinare una finale individuata da Mister Miha come un traguardo da inseguire anche perché, vincendo, non solo si tornerebbe ad alzare un trofeo ma si avrebbe la qualificazione assicurata in Europa League. Dunque Iturbe in Coppa è l’obiettivo minimo. E le voci di un interessamento dei cinesi non spaventano perché il ragazzo, a 23 anni, non ha intenzione di finire nel cimitero dorato degli elefanti del gol.
UNO IN MENO – Per il momento, in attesa che il 3 gennaio si apra ufficialmente il mercato, che chiuderà i battenti alla fine del mese, l’allenatore serbo deve prendere atto di avere a disposizione un giocatore in meno, ovvero Afriyie Acquah. Che attraverso Instagram ha fatto sapere di essere pronto per ricominciare l’avventura nel Ghanaimpegnato in Coppa d’Africa. La mezzala non passerà dunque manco da Torino per verificare il problema ai flessori della coscia, presentandosi direttamente dallo staff medico della sua Nazionale. Torna dunque sempre più d’attualità la necessità di reperire un centrocampita in grado di regalare un salto di qualità alla mediana torinsta. L’obiettivo numero uno resta Castro del Chievo . Il ds veronese Luca Nember ha aperto ieri a una sua possibile cessione confermando che per l’argentino c’è stata una chiacchierata anche con la Roma come riporta il sito che fa riferimento al giornalista Pedullà: «Castro? C’è stato un pourparler con la Roma: magari può piacere ma non credo sia un giocatore che interessi ai giallorossi. Io spero che rimanga da noi, ma se qualcuno ce lo chiede, vediamo».
fonte: Tuttosport