(D.Luciani) – La Juventus mette le mani sul sesto scudetto consecutivo superando la Roma per 1-0 allo “Stadium”. Un’azione da fenomeno al quarto d’ora, un guizzo di Higuain con un sinistro imparabile anche per super Szczesny. Bianconeri campioni d’inverno, Roma spedita a -7, Milan a -8. La squadra di Spalletti resta sempre in partita, totalmente competitiva ma non riesce a scardinare la difesa juventina, chiusa a tripla mandata da Allegri. Senza gli scatti di Salah oltre la linea difensiva, sono le sponde di Dzeko a consentire la costruzione del gioco romanista ma questa sera il bosniaco si fa divorare da Rugani e Chiellini. Un giocatore totalmente opposto al gladiatore visto nel secondo tempo col Milan.
La Juventus si dimostra la squadra più forte del campionato, più completa ed esperta, in grado di scegliere sempre l’atteggiamento migliore da assumere nel momento della partita. Nel primo tempo Allegri tiene sempre bloccati i quattro difensori (zero discese nel primo tempo per Alex Sandro, una per Lichtsteiner) più Marchisio e Sturaro. Dzeko ingabbiato nel suo lavoro di sponda. Khedira raddoppia sulla destra in fase difensiva ed è l’unico centrocampista a proporsi senza palla. Pjanic duella con De Rossi mentre Mandzukic viene arginato, a seconda della posizione, da Fazio o da Rudiger. L’attaccante croato è più prezioso nella propria area di rigore che in quella romanista. Higuain vince due duelli con Manolas e crea le due occasioni, alla seconda fa centro.
Spalletti presenta Gerson un po’ ala, un po’ mezzala destra. Una mossa che lascia molti dubbi. Il ragazzo, spaesato, ci mette grande impegno, tiene basso Alex Sandro ma non riesce in mezza giocata utile. Praticamente Roma in 10 nel primo tempo. Le azioni giallorosse nascone tutte da sinistra, dove Palmieri dà sovrapposizioni a Perotti, consentendo all’argentino di provare ad inventare, sostenuto anche dagli inserimenti di Nainggolan. Il belga si sdoppia tra la copertura su Marchisio e l’appoggio a Dzeko. In ombra Strootman che non riesce ad incidere.
L’olandese cresce un po’ nell’ultima mezzora. Szczesny tiene in partita la Roma con una grande parata su Sturaro, Buffon invece ringrazia Rugani capace di fermare Fazio a non più di due metri dal gol in mischia. La pressione della Roma aumenta, la Juve sbanda ma non crolla, graziata da Perotti al 31′. Un pallone recuperato alto da Strootman viene lavorato bene da Salah, assist per Perotti che in area calcia facendo il solletico a Buffon.
L’ingresso nel finale di Bruno Peres non sortisce effetti ma sottolinea quanto la rosa della Roma sia competitiva sulla totalità del campionato ma ancora distante da quella della Juventus nello scontro diretto.