Szczesny 6.5 In occasione del rigore sbaglia i tempi dell’uscita su Lapadula, ma rimedia all’errore neutralizzando il tiro di Niang. Ed è la seconda volta quest’anno dopo quella di Palladino.
Rudiger 6.5 Niang è un avversario fastidioso ma fra una spallata e un anticipo riesce a neutralizzarlo senza troppi rischi. Non è un caso che con la sua presenza la Roma subisca meno gol. Difesa giallorossa, dal suo ritorno, la migliore in Serie A insieme al Napoli.
Manolas 7 Ribadisce ancora una volta di essere un marcatore inflessibile contro Lapadula. Sbaglia l’unico intervento in occasione del calcio di rigore ma non è solo colpa sua. Sempre bravissimo a chiudere gli spazi con la sua velocità. Come centrale nella difesa a 3 e in impostazione può solo migliorare.
Fazio 7.5 Attentissimo, chirurgico è costantemente calmo. Gestisce senza affanni i contrasti con gli attaccanti milanisti adattandosi con discreta disinvoltura alle caratteristiche degli esterni di Montella. E con Suso non era un duello semplice. In previsione dello scontro diretto con la Juve è stato un buon esame.
Emerson 7 Dimostra la crescita palesata nel derby, mostrando attenzione in fase di contenimento e proponendosi con discreta continuità. Visto il primo gol timbrato lo scorso anno in maglia giallorossa, si può dire che il Milan gli porti bene.
De Rossi 6.5 In fase di costruzione spesso osa, andando sovente a sbagliare il lancio o il filtrante. Bravo nel mantenere corte le distanze, specie nella ripresa, meno quando c’è da imbucare centralmente. La sua solidità tattica è imprescindibile soprattutto in sfide così equilibrate.
Strootman 5.5 Forse ancora condizionato dalla settimana post derby e tutto quello che ne è seguito, l’olandese sembra accusare i minuti disputati a Bucarest che da programma non doveva neanche fare. Sempre secondo sul pallone, vince meno duelli di quelli che era lecito attendersi. Meglio nella lettura dell’azione avversaria, dove più di una volta è lesto e furbo a intercettare il fraseggio rossonero.
Peres sv Un paio di discese, poi il crack. Si spera che l’infortunio alla caviglia non sia nulla di grave
Nainggolan 8.5 Dalla cintola in su è l’unico vero fuoriclasse a disposizione di Spalletti. Come lo scorso anno con il Napoli, il duello per il (momentaneo) secondo posto viene deciso da un suo tiro dal limite. Quando palesa questo strapotere fisico è una carta ingiocabile per qualsiasi avversario. Trascinatore.
Perotti 6.5 Non ha la velocità di Salah nel guidare i contropiedi tanto cari alla Roma, ma è ungualmente findamentale nel dare quel pizzico di qualità necessaria tra le linee. In assenza dell’egiziano servirebbe anche da parte sua un piccolo contributo in più sottoporta, ma questo bisognerà cercarlo sul mercato.
Dzeko 6.5 Non è brillante come 20 giorni fa, ma si dà sempre un gran da fare per aiutare la squadra e consentire ai compagni di salire. In assenza di un regista avanzato è lui a dover svolgere questi compiti, andando a limitare le sue possibilità a ridosso della porta avversaria.
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El Shaarawy 5.5 Come a Bucarest, non dà il contributo che tutti, Spalletti in primis, si aspettavano. Non è al 100% e si vede, ma c’è urgente bisogno di ritrovarlo nella sua versione migliore. La Juve non può attendere.
All.: Spalletti – Riprende l’esperimento della difesa a tre, per poi abbandonarlo con l’usicta di Peres. Il risultato e la prestazioni sono meno brillanti rispetto al derby, ma l’importante è aver ottenuto i tre punti. L’impressione è che senza le ripartenze fulminee di Salah,la Roma perda tantissimo in fase offensiva, senza un vero e proprio piano B. Da segnalare però ancora una volta la porta inviolata e i pochi pericoli corsi da Szczesny. Una buona base su cui insistere.
P&P