Il tecnico Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Roma Radio questa mattina:
Ieri tanti cori per lei, ha ringraziato i tifosi a fine match.
“Ho voluto ringraziare quello spicchio lì, sono sempre insieme a noi e farli contenti ci fa piacere. Vogliamo fare sempre meglio per loro“.
Ha coccolato e responsabilizzato Emerson. L’allenatore deve capire la psicologia e avere il gruppo sulle spalle?
“Noi ci fidiamo dei nostri calciatori, hanno tutti un valore importante. Non modifichiamo le valutazioni per errori individuali, vedi ieri Bruno Peres che ha sbagliato qualcosa ma poi ha dato tutto, ha corso più di altri. Emerson gli è stato detto di tutto, anche che puzzava e lo abbiamo dovuto ‘profumare’. Ha una qualità incredibile, ve ne accorgerete, quando riuscirà ad essere riconosciuto con un po’ più di esperienza vedrete che diventerà importante“.
Fazio lo voleva già allo Zenit? Se lo ricordava così?
“Ha qualità e personalità, ne avevamo parlato in Russia perché era a Londra e non giocava, il suo valore era chiaro per tutti. Ha fatto vedere la pesantezza del ruolo di regista difensivo. Colpi di tacco? Se gioca da mediano può diventare fortissimo, sa arrivare al limite dell’area, copre campo. Non gli si dà la possibilità di arrivare da tutte le parti, invece ci arriva bene. Non è simile al socio della Litizzetto“.
Che Natale si sente per la Roma?
“E’ un bel Natale perché abbiamo visto uno stadio festante, giocato una buona partita. Dopo la partita di Torino non ci siamo fatti travolgere, vincendo con il Chievo abbiamo modificato il momento negativo di 7 giorni fa“.
Ieri partita matura perché vinta in rimonta?
“Un passo avanti in personalità e determinazione. Contro la Juve possiamo sbagliare, mentre a Cagliari o Empoli dovevamo portarla a casa. Quelle dove c’è la pesantezza o il rischio ci sta di perdere qualche punto, le altre no, bisogna passarci sopra e vincere senza altri ragionamenti. I complimenti vanno fatti ai giocatori, si fanno il c… tutti i giorni a lavorare, è un gruppo importante e dovete stare tranquilli“.
Quest’anno era come se lo aspettava?
“Abbiamo avuto un po’ di sfortuna e tempo per carburare, tanti infortuni iniziali. Ora siamo migliorati, ci siamo dati da fare e abbiamo potuto cambiare qualcosa. I ragazzi hanno sposato ciò che gli veniva detto con disponibilità, ora si possono fare buone cose“.
C’è qualcosa che ‘se riuscissimo a farla..’ scaleremmo un gradino in più?
“Penso a El Shaarawy, che deve mettere cattiveria e determinazione e ieri ci ha fatto vedere una grande risposta, o Dzeko che poteva fare anche più gol. E’ stato anche sfortunato, spesso non riconosce l’episodio giusto. Edin dà il massimo in tutte le cose, poi c’è quella che ti dà il segreto del risultato e a volte non riesce a determinargli qualcosa in più“.
Che augurio vogliamo fare per il Natale e il 2017?
“Se riusciamo ad essere uniti e coinvolti in quello che ricerchiamo possiamo far diventare tutti i giorni Natale, dipende dalla nostra volontà di stare insieme e lavorare per un unico obiettivo come succede in queste festività. Se il supporto dello spicchio di stadio è così certe partite vengono fuori tutte le volte“.
Cosa non può mancare al cenone di Natale a casa Spalletti?
“Un po’ di maiale ci vuole sempre…Come le foto che sono state prese dalla casa-vacanze. Ci sono anche tanti altri animali, quello è il mio habitat naturale“.
Fonte: Roma Radio