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Spalletti shock: «Se non vinco lascio la Roma»

Spalletti

(M.Cecchini) – La letterina a Babbo Natale è stata recapitata: «Per favore, fammi vincere qualcosa, altrimenti…». Il mittente non è uno qualsiasi, perché si tratta di Luciano Spalletti, che ha un contratto in scadenza il 30 giugno. L’allenatore della Roma infatti, in una intervista a France Football che uscirà a gennaio, ha espresso un concetto chiaro: «Se non riesco a vincere, me ne vado». Da notare come la dichiarazione sia stata fatta prima della partita contro la Juve, segno forse di ottimismo sotterraneo. In ogni caso, il concetto ha una coerenza col percorso spallettiano. Il tecnico, infatti, appena rientrato alla Roma aveva detto come fosse tornato «per completare il lavoro» (lo scudetto) e come fosse «stufo di arrivare secondo». Dichiarazioni impegnative, che però avevano fatto piacere all’ambiente. A questo punto, se la vittoria non arrivasse, i tifosi si chiederebbero: la Roma non ce l’ha fatta perché ha sbagliato l’allenatore o perché la squadra non era all’altezza? Vista la bravura di Spalletti, sembra difficile addossargli colpe particolari, senza contare che le future strategie di mercato potranno orientare il tecnico, che ha di sicuro estimatori.

NAINGGOLAN E I PATTI – E allora c’è il rischio boomerang per la società, la cui festa di Natale – orfana di Totti, De Rossi e Dzeko causa febbre – ha fatto notare l’assenza del presidente Pallotta. In sua vece, a fare gli onori di casa con gli sponsor (l’incasso è stato devoluto in beneficienza), c’era l’a.d. Gandini – entrato ieri come vicepresidente del comitato sportivo Uefa come membro dell’Eca – che ha detto: «Il futuro di Spalletti? Ha le carte in mano per deciderlo. Sta facendo di tutto per farsi confermare con i risultati, siamo pronti a sederci quando lui vorrà. Noi speriamo di raggiungere i traguardi prefissati. Il k.o. di Torino non scalfisce il nostro percorso. Certo, c’è un po’ di amarezza e di delusione, comunque abbiamo dimostrato di saper competere. In ogni caso il nostro percorso è in linea con le aspettative». Per digerire Torino hanno aiutato le esibizioni di Lorella Cuccarini,Noemi e la festa in chiave «street art», ma i titoli di coda però sono stati di Nainggolan.«La Juve è passata. Ora dobbiamo arrivare alla sosta al 2° posto. Niente voti al 2016: la delusione della Champions ci ha fatto male. Szczesny parla di immaturità? Dopo la partita c’è sempre la delusione e si parla sempre a testa calda. Quello che voleva dire è che rispetto a loro, abbiamo fallito il contrasto giusto o l’ultimo passaggio giusto. Magari lo ha detto in maniera sbagliata. Io vicino alla Premier? Vicino è un parolone, ci sono stati contatti, la mia volontà è venuta fuori in fretta, ho deciso velocemente. Ci sono stati dei patti (sull’adeguamento, ndr)che ci eravamo ripromessi e ora stiamo cercando di risolvere. Io quello che dovevo e volevo fare l’ho fatto». Come dire, ora tocca alla Roma.

fonte: La Gazzetta dello Sport

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