(A. Serafini) Un argomento dopo l’altro, c’è tempo e modo di toccare tutti i punti salienti di questo 2016 giallorosso. II compito è affidato al dg Mauro Baldissoni, diviso tra l’ultimo impegno dell’anno in Campidoglio al cospetto del sindaco Raggi e i buoni propositi in vista della ripresa della stagione. Liquidando con un semplice «è stato un colloquio positivo» l’appuntamento con le istituzioni legato alla realizzazione del nuovo stadio, il dg affronta le tematiche future più scottanti in un intervista a Roma Tv registrata qualche giorno fa.
L’attenzione momentanea del tifosi è puntata ovviamente al mercato, il prima obiettivo segnalo con il pennarello rosso sull’agenda di Trigoria: «Qualcosa faremo, ma dobbiamo valutare vari aspetti, tra cui la gestione dell’intero gruppo senza fermarci alle qualità del singolo giocatore. Ricordiamoci che la Roma ha un organico molto ampio, è una squadra già competitiva cosi com’e». Merito anche di Walter Sabatini, su cui Baldissoni dedica un discorso a parte, motivando le scelte che lo hanno convinto a dire addio alla Roma: «Quando non si hanno più vedute in comune sugli aspetti decisionali relativi alla squadra a tempo di cambiare. Non c’e niente di sbagliato o di strano in questo. Sono cose the succedono. La promozione di Ricky Massara, che aveva già lavorato con Sabatini in precedenza, è una garanzia di continuità».
Come i discorsi futuri da affrontare sul futuro ancora incerto di Luciano Spalletti: «Il mister ha detto che del contralto se ne parlerà più avanti – prosegue il diggì – e questa è una posizione che condividiamo. Senza dubbio sapremo con qualche mese di anticipo se ci sono le condizioni giuste per continuare, noi ci auguriamo che ci siano». Le stesse che, in cuor suo, sta valutando Francesco Totti, immortalato durante le vacanze natalizie alle Maldive con il presidente del Coni Malagò, per nulla convinto del ritiro del capitano giallorosso al termine della stagione: «Vediamo come si sentirà in primavera, se sta bene e vuole continuare a giocare non sarà un problema».