(E. Menghi) La mossa Gerson allo Juventus Stadium aveva sorpreso tutti, El Shaarawy compreso, perché la preferenza per l’uno sapeva tanto di bocciatura per l’altro. Nell’ultima dell’anno contro il Chievo, Spalletti rimescola carte e gerarchie, complice l’emergenza a centrocampo, e potrebbe ritagliare uno spazio per entrambi dal 1′. Il Faraone non ama giocare a destra, sarà Salah a farlo oggi, per cui potrà riprendersi la corsia mancina, diventata sempre più di proprietà di Perotti. L’argentino, però, stavolta potrebbe accomodarsi in panchina e lasciare la maglia al compagno d’attacco che è stato titolare per l’ultima volta in campionato contro l’Empoli, due mesi fa. Il tempo scorre ed El Shaarawy fatica ad emergere: contro il suo Milan è riuscito ad accumulare 48 minuti solo perché Bruno Peres si è fatto male nel primo tempo, a Torino ha dato il suo contributo nel finale. Stasera dovrebbe avere la chance di iniziare la gara, sulla sua corsia preferita, con la freccia egiziana dall’altro lato e Dzeko in mezzo.
Nainggolan, che aveva stretto i denti sabato scorso nonostante una botta al piede e un risentimento al polpaccio, ha recuperato in fretta ed è pronto per giocare, per cui dovrebbe dare sostegno all’attacco con i suoi inserimenti tra le linee, mentre Strootman e il criticato Gerson si occuperanno di mettere muscoli in mediana. Per il brasiliano dovrebbe dunque arrivare subito l’occasione del riscatto, contro un avversario meno marziano e in una posizione di campo più adatta alle sue caratteristiche. Sarà lui il vice De Rossi in assenza dell’originale, che non ha superato il provino nella rifinitura di ieri pomeriggio più per la sindrome influenzale che per il polpaccio ammaccato, e del suo primo rimpiazzo, Paredes. Il centrocampista argentino, infatti, sta ancora combattendo con il dolore alla caviglia dopo la caduta mentre giocava a calcio-tennis a Trigoria. Quando corre sente male e si riblocca, per cui i medici hanno deciso di non rischiare, rimandando il rientro a dopo le feste. È riuscito invece a strappare la convocazione in extremis Totti, che però ha un solo allenamento in gruppo sulle gambe dopo dieci giorni di influenza e, dati anche i problemi all’anca destra del mese precedente, non potrà ricevere in regalo più di un posto in panchina. E magari qualche minuto nel finale, per chiudere il 2016 col pallone tra i piedi. Ha lo stesso sogno Mario Rui, che per Spalletti non è ancora pronto per giocare. Almeno non da subito. Fiducia rinnovata ad Emerson Palmieri, mentre in mezzo può darsi che tocchi a Vermaelen con Fazio e Rudiger allargato a destra, in vantaggio su Bruno Peres. Il vero ballottaggio è tra il belga e il terzino brasiliano ex Torino. Nella lista di Spalletti ci sono tre Primavera, ma se per Crisanto e Spinozzi non è una novità, per il ’99 Pellegrini è la prima volta.