(F. M. Magliaro) – L’accordo fra il Campidoglio a guida 5stelle e i proponenti del progetto Stadio di Tor di Valle sarebbe più vicino a chiudersi.
Nell’incontro a sorpresa dello scorso venerdì 30 dicembre, infatti, la presenza del sindaco Virginia Raggi avrebbe impresso una forte accelerazione verso una positiva conclusione di questa lunga querelle sulla futura nuova casa giallorossa. In quest’ottica, quindi, andrebbero inquadrati due elementi: il primo, la sconfessione palese delle posizioni oltranziste dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, fautore della linea “si costruisca lo stadio e qualcosa in più ma entro l’attuale piano regolatore”, quindi senza opere pubbliche e cubature a compensazione. La seconda, espressa dall’assessore allo Sport ed ex vicesindaco, Daniele Frongia, all’uscita dell’incontro di venerdì: “Stiamo entrando nella fase finale, quella in cui anche il Comune dovrà fare i propri passaggi e gennaio sarà un mese molto importante per il progetto”. Tradotto, significa: “Variante urbanista che Berdini ha programmato ma non ha ancora fatto”.
Occorre, però, cautela: l’accordo è più di sostanza che realmente chiuso, bollato e firmato. In sintesi, secondo quanto Il Tempo aveva già anticipato a inizio dicembre, la Roma accetta una riduzione delle cubature globali del progetto (le tre torri più basse o una in meno, stadio senza estensione a 60mila posti) e una diminuzione delle superfici destinate ai parcheggi, andando così incontro alle richieste del Campidoglio. Rimangono, di fatto, invariate le opere pubbliche oggetto dello scontro, e cioè il ponte carrabile con complanari e svincolo sull’autostrada Roma-Fiumicino e i fondi per il trasporto pubblico su ferro (che saranno dirottati sulla Roma Lido anzichè andare sulla diramazione della Metro B) con la nuova stazione di Tor di Valle.
Fonte: il tempo