Stasera allo stadio Olimpico si giocherà Roma-Sampdoria per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Venticinque anni fa la Roma portò a casa la Coppa battendo nella finale – allora andata e ritorno – proprio i blucerchiati. A Marassi, la sera del 9 giugno 1991, fu la signora Flora Viola ad alzare al cielo la 7° Coppa Italia vinta dai giallorossi.
Purtroppo Dino Viola non c’era più. Si era spento il 19 gennaio 1991. Non ha fatto in tempo a gioire per quella che comunque rimarrà la quinta Coppa Italia della sua presidenza. Ventisei anni fa. E il destino ha voluto che in questo anniversario così importante, i giallorossi debbano giocare proprio contro la Sampdoria.
Entrato nei quadri dirigenziali della Roma nei primi anni 1970, sotto la presidenza Anzalone, Viola rilevò la squadra in grandi difficoltà il 16 maggio 1979, portandovi grandi ambizioni e capacità di investimento. Aveva fatto da sempre della Roma la sua seconda famiglia, combattendo senza mostrare mai alcun complesso di inferiorità contro la Juventus di Boniperti e dell’Avvocato Gianni Agnelli. Portò a Roma Nils Liedholm e, insieme al tecnico, costruì la squadra più forte di sempre: i suoi ragazzi Di Bartolomei e Bruno Conti affiancati da Falcao, Pruzzo, Nela, Tancredi, Ancelotti, Cerezo e tanti altri grandi acquisti.
ASCOLTA QUI LE CELEBRI FRASI DEL PRESIDENTE VIOLA
Nei suoi oltre undici anni di presidenza la Roma vinse il campionato 1982-1983, 41 anni dopo il primo trionfo, e cinque Coppe Italia (1979-1980, 1980-1981, 1983-1984, 1985-1986 più quella 1990-91 alzata dalla moglie), raggiungendo inoltre la prima e fin qui unica finale di Coppa dei Campioni del club.
Proprio al termine dell’annata in cui scomparve, i giallorossi persero anche la finale di Coppa Uefa contro l’Inter.
LA ROMA CAMPIONE D’ITALIA 82-83 OSPITE ALLA DOMENICA SPORTIVA