(P. Liguori) – Il 2017 giallorosso inizia nel modo più difficile. Le prossime 4 partite di campionato saranno 3 trasferte e soltanto 1 in casa e il rendimento in trasferta è stato finora il vero punto debole della Roma: le sconfitte sono arrivate fuori dall’Olimpico e, peggio ancora, i due pareggi di Cagliari ed Empoli sono tuttora i due risultati che fanno la differenza con la capolista. Perché la sconfitta a Torino conterebbe pochissimo, se si pensa che ci sarà un ritorno a Roma. Inoltre, si comincia da Genova, che non è stato negli ultimi anni un campo facile, anzi. Perfino il pacchetto arbitrale, “con una faccia un po’ cosi”, lascia intendere che per vincere oggi ci vuole una grande prova. E qui torniamo ai problemi di casa nostra, perché si va con gli uomini in attacco contati, con Totti che nel 25esimo anniversario di serie A accusa acciacchi e con un mercato di gennaio pieno di interrogativi, con l’unica certezza che la Roma ha pochi mezzi. E allora sono soltanto due i punti di forza su cui contare: il più importante è la solidità e la determinazione della squadra. E’ un fattore mancato in alcune sconfitte e nei pareggi, non può mancare oggi. E poi c’è il fattore Spalletti: se l’allenatore è in forma e gira diventa un valore aggiunto, con le sue decisioni. Se sbaglia – ed è successo possono arrivare guai, anche contro una formazione più debole.
Fonte: il messaggero