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Fazio da applausi. Il finto gregario ha stregato Roma

(A.Pugliese) – Diciamo che detto da uno come lui, che a vincere ci è anche abituato, un po’ c’è anche da crederci. «Vogliamo vincere l’Europa League, è una bella competizione che, per di più, assicura anche un posto nella prossima Champions. Lo scudetto? Ci crediamo anche a quello, manca ancora tanto alla fine…». Lui è Federico Fazio, il centrale arrivato in estate a Roma per fare il quarto a disposizione di Spalletti (nelle gerarchie iniziali, sulla carta, dopo Manolas, Vermaelen e Rüdiger) e che invece oggi è un punto fermo di Spalletti. Di più, quasi imprescindibile. Così tanto che se Manolas non ce la dovesse fare ad essere in campo domenica a Genova (ieri il provino ha dato esito positivo, ma oggi le condizioni del greco verranno valutate meglio), allora Faziodiventerebbe di colpo il difensore più utilizzato in stagione da Luciano Spalletti. Ad oggi l’argentino (tra campionato e coppe) ha giocato 1759 minuti, 8 in meno proprio del greco. A pensare a luglio, quando è iniziato il ritiro, vengono quasi i brividi.

LA CONQUISTA – Fazio, infatti, era arrivato in punta di piedi e su di lui c’era anche un po’ di scetticismo a causa di una velocità di base non eccelsa. Strada facendo, invece, l’argentino ha dimostrato esperienza e familiarità con il ruolo, mettendo in mostra anche discrete qualità tecniche palla al piede (da giovane ha giocato anche da centrocampista) e un dominio sulle palle alte impressionante (tanto che fino allo scorso giugno era il terzo difensore ad aver segnato più gol di testa nella Liga, 11, dietro solo i 19 di Sergio Ramos ed i 15 di Javi Martinez). In più una disponibilità ed una professionalità diffusa, che hanno lentamente conquistato Spalletti in tutto e per tutto. «Il mister è uno che lavora sotto molto aspetti, in ogni allenamento ci trasmette la sua voglia di vincere ogni gara e anche il campionato — dice Fazio a Sky Sport — Noi questa cosa la percepiamo. Ecco perché dobbiamo vincere anche a Genova, per restare attaccati alla Juventus e vedere. La sfida di Marassi sarà molto simile a quella in casa dell’Atalanta. Dovremo stare molto attenti».

IL RISCATTO – Già, anche perché la Roma adesso davanti ha due trasferte impegnative, quella di Genova e quella successiva di Udine, il 15 gennaio. Considerando che finora in campionato i giallorossi fuori hanno raccolto solo 11 punti in 9 gare (3 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, sesto rendimento esterno della A), questo è sicuramente un passaggio chiave. «È vero, fuori un po’ abbiamo faticato. Ma è proprio per questo che dobbiamo prenderci questi tre punti — continua il centrale — Non c’è solo il mister che vuole vincere il campionato, ma anche tutti noi. Per fare qualcosa di importante per questa società». Già, una società che lo ha già di fatto riscattato, anche se il pagamento degli ulteriori 3,2 milioni di euro al Tottenham verrà fatto a fine stagione (a giugno la Roma aveva versato agli inglesi 1,2 milioni per il prestito). Il riscatto da diritto diventava obbligo in caso del raggiungimento delle 20 presenze totali, traguardo raggiunto proprio nelle ultime partite. La gioia di Fazio è quella della Roma e, di fatto, anche di Spalletti, che su questo centrale sta costruendo la sua difesa. E se a Genova supererà anche Manolas nel minutaggio, sarà un piccolo grande capolavoro anche suo.

fonte: La Gazzetta dello Sport

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