G-L1M4S2TMG9
Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

Fazio, centravanti pentito. Ora ha blindato la Roma

(A.Pugliese) – «clean sheet». È una delle espressioni che gli piace di più, una delle reminescenze dell’avventura inglese con il Tottenham. Non a caso anche ieri Federico Fazio ha festeggiato la vittoria con il Cagliari così, postando una foto in cui svetta di testa su Borriello: «Che serata! +3 and clean sheet!». Del resto, lui di «porte inviolate» se ne intende, non fosse altro che nelle 9 occasioni stagionali della Roma 8 sono state con lui come protagonista (l’unica senza alla prima di A, 4-0 all’Udinese). Sarà anche per questo che a Trigoria non esita più nessuno, «il Comandante» è troppo importante per farne a meno. Tanto da spingere Spalletti ad ammetterlo anche subito dopo la vittoria con il Cagliari: «Tra i nostri centrali è quello che ha più palleggio e i migliori tempi di uscita. Non possiamo fare a meno di uno come Fazio».

AL MARE – Fazio ascolta e ringrazia, lui che considera Spalletti il miglior allenatore mai avuto in carriera e che ieri era a festeggiare a Santa Severa, al mare, insieme alla moglie, al fratello Mariano (anche lui difensore centrale, 22 anni, gioca con il Città di Ciampino, in Serie D) ed all’amico ed ex giallorosso Erik Lamela, conosciuto al Tottenham. Proprio dove Fazio ha giocato anche con Ryan Mason, il centrocampista dell’Hull City che domenica ha rischiato la vita con la frattura del cranio dopo uno scontro con Cahill. «Supererai anche questa e tornerai ancora più forte di prima amico… Non mollare mai!», la dedica del gigante giallorosso su Instagram. Esattamente come non molla mai lui, che lentamente ha spazzato via i dubbi, conquistato un posto da titolare fisso e fatto breccia nel cuore della gente giallorossa.

SOGNANDO BATI – Qualcuno lo considerava lento e non adatto, ad esempio, a giocare in una difesa a tre. Fazio ha smentito ogni luogo comune, facendo anche leva sulla sua qualità di palleggio e sui tempi di gioco, dote nella quale è quasi un maestro. Del resto, se è vero che da bambino tifava Boca Juniors («Ma poi pian piano cresci e diventi soprattutto un professionista, il tifo passa in secondo piano»), è anche vero che il suo percorso agonistico in campo è stato un po’ come quello del gambero: prima centravanti (vista l’imponente altezza fin da adolescente), poi centrocampista ed infine difensore. «Vero, da piccolino giocavo centravanti e mi piaceva pensare di essere un po’ Batistuta — ha detto lo scorso ottobre — È stato un grandissimo giocatore, ricordo ancora quello che fece con la Fiorentina e con la Roma». Già, magari era anche un po’ destino che Fazio dovesse diventare importante per la Roma. Così tanto che al raggiungimento delle venti presenze è scattato l’obbligo di riscatto dal Siviglia (3,2 milioni di euro, oltre all’1,2 versato a giugno per il suo prestito) con un contratto già firmato fino al 2019 con un ingaggio di circa 3 milioni a stagione. Un po’ meno di quello che guadagnava per esempio a Londra, al Tottenham, un po’ di più di quasi tutti gli altri giocatori della Roma.

IL LUCCHETTTO – Tanti soldi, verrebbe da dire. Ma anche meritati, almeno per quello che ha fatto vedere fino ad oggi. Con Fazio titolare (dalla 4a, a Firenze) la Roma in campionato ha infatti subito appena 14 gol in 18 partite (0,77 di media). A conti fatti, con quella media lì fin dalla prima giornata, la Roma oggi avrebbe la miglior difesa del campionato, a braccetto con la Juventus (16 gol subiti, contro gli attuali 18 della truppa di Luciano Spalletti). Poco male, l’importante è che Fazio abbia aggiustato le cose, mettendo di fatto una sorta di lucchetto alla porta giallorossa. In cuor suo, tra l’altro, è convinto che la Roma possa vincere lo scudetto. Del resto, lo ha detto appena sbarcato: «Sono venuto per provare a vincere qualcosa». Ci dovesse riuscire, chissà che non rispunti per lui anche una chiamata dell’Argentina. «La nazionale è la cosa più bella a cui pensare, mi piacerebbe tornare a farne parte, riassaporare quei sapori lì». Chissà, magari la Roma lo aiuterà a ritrovare l’Albiceleste e lui aiuterà la Roma a tornare a vincere. Fazio ci è abituato, la Roma molto di meno.

fonte: La Gazzetta dello Sport

Top