(G.Piacentini) – Lo stakanovista, naturalmente, ha lavorato anche nel giorno di riposo concesso da Luciano Spalletti dopo Roma- Cagliari. Alessandro Florenzi si è presentato a Trigoria per continuare il recupero dall’infortunio al ginocchio sinistro (rottura del legamento crocia- to anteriore, nei minuti finali di Sassuolo-Roma del 26 ottobre 2016). Il «tuttocampista» giallorosso vuole rientrare il prima possibile, prima con la Primavera, poi in prima squadra.
Si sottovaluta spesso l’importanza dell’infortunio di Florenzi nell’economia del campionato. È come se Spalletti avesse perso, in un colpo solo, tre giocatori: un difensore di spinta, un centrocampista che può coprire quasi tutti i ruoli (contro l’Inter, ad esempio, ha fatto il trequartista al posto di Nainggolan) e un attaccante esterno. In più, c’è l’attaccamento di «Flo» alla maglia. Cresciuto nel settore giovanile, capitano della Roma campione d’Italia Primavera 2011, 151 presenze e 21 gol in serie A con la maglia giallorossa. È anche per questo che Alessandro sta cercando di bruciare le tappe. Non vuole perdere l’occasione di sfidare la Juve nella volata scudetto.
Il suo fisico «leggero» e la forza di volontà lo aiutano: due settimane dopo l’intervento era a Villa Stuart per togliere i punti, accompagnato dal fisioterapista che lo segue quotidianamente nella riabilitazione e si è sottoposto ai test di valutazione del professor Mariani. Quindici giorni dopo ha ripreso a correre con molta gradualità, la settimana scorsa ha iniziato a toccare il pallone, pubblicando sui social una foto dei suo scarpini e la frase: «Quanto mi siete mancati!». Il sogno è essere a disposizione di Spalletti per metà febbraio, nel mezzo del ciclo terribile, più realistico parlare di fine febbraio.
Chi ci ha messo poco meno di quattro mesi per tornare in campo, dopo un’operazione al ginocchio è Antonio Ruediger. Il tedesco è rientrato proprio il giorno dell’infortunio di Florenzi, il 26 ottobre. Ora è un titolarissimo, il difensore a cui Spalletti affida le sue varianti tattiche.
Intervistato da Transfermarkt.de, Ruediger ha spiegato il ruolo di Spalletti nel suo recupero e fatto programmi ambiziosi: «Sapevo di avere un allenatore che si fidava di me e io mi fido totalmente di lui. Mi ha sempre sostenuto durante il recupero dall’infortunio. Voglio continuare a migliorare, in tutti i campi. La domanda sullo scudetto viene sempre fatta a Roma. Ovviamente vogliamo diventare campioni d’Italia di nuovo. Ma quest’anno anche la Coppa Italia e l’Europa League sono traguardi possibili».
fonte: Il Corriere della Sera