(A.Austini) – L’intenzione è rimasta tale. La Juventus, salvo un colpo di coda nell’ultimo giorno di trattative del mercato di riparazione, rinvia all’estate il suo assalto a Paredes, dopo che aveva convinto la Roma a venderglielo subito con una proposta da circa 20 milioni di euro recapitata all’agente dell’argentino, Pablo Sabbag. L’offerta scritta, però, non è mai arrivata sui tavoli di Trigoria, dove i dirigenti erano pronti a leggerla con interesse. E accettarla. Il fastidio provocato dalla cessione di un altro giocatore alla Juventus dopo Pjanic non può superare l’esigenza di rispettare i parametri del fair play finanziario. Nell’esercizio in corso e nel prossimo bisogna infatti raggiungere il «pareggio», questo dice l’accordo transattivo raggiunto con l’Uefa e ancora in vigore, pena nuove sanzioni. Il sacrificio di un «big», dunque, è solo rinviato. Per ora Pallotta deve accontentarsi della cessione anticipata di Iago Falque al Torino e dei 5 milioni ottenuti dal Lille per il prestito di 18 mesi di Gerson, volato ieri in Francia. La grande scommessa di Sabatini è durata metà campionato, tra bocciature repentine di Spalletti, la scelta azzardata di mandarlo in campo nella partita più difficile in casa della Juve e il rischio di veder dilapidato un capitale a forza di tenerlo in panchina.
Difficile immaginare un acquisto oggi se Paredes non verrà ceduto, seppure la trattativa col Bologna per Donsah è avanzatissima, mentre si registra un passo indietro su Basellidel Torino. I veri «colpi» sono rinviati all’estate e chissà se sarà ancora Massara a realizzarli: la Roma ha un’intesa di massima con l’Atalanta per Kessie, ma il tutto va ratificato e dovrebbe comprendere il passaggio del giovane difensore Marchizza in nerazzurro. A Trigoria temono l’inserimento del Psg o della Juve stessa fino a quando non si potranno apporre le firme. In estate rientrerà alla base anche Pellegrini: 10 milioni il prezzo per riacquistarlo dal Sassuolo, fissato in una scrittura privata fra i due club. Insomma il centrocampo cambierà molto nei prossimi mesi, intanto Spalletti si accontenta dell’arrivo di Grenier. Il tecnico non ha chiesto cessioni (né acquisti) ma non si sarebbe opposto alla partenza immediata di Paredes o Manolas. A maggior ragione non intende mettere il becco sulle manovre future, che stando al contratto attuale, non lo riguarderanno più. Ma questa è un’altra storia e tutto può succedere.
fonte: Il Tempo