(D.Luciani) – Le Feste di Natale restituiscono a Spalletti una Roma da battaglia. Anzi “cazzutissima” come detto dallo stesso tecnico nel post partita. Settantaquattro giorni dopo i giallorossi tornano a vincere in trasferta, battendo il Genoa grazie all’autogol di Izzo. Un successo esterno che mancava dal 26 ottobre scorso, 1-3 sul Sassuolo. Una Roma trascinata a centrocampo da un motore tornato a ruggire, quello di Kevin Strootman, dominatore nei duelli con i centrocampisti di Juric. Le partenze di Rincon e Pavoletti più l’assenza di Veloso e l’infortunio in apertura di Perin sono più di un duro colpo per i rossoblu, arrembanti solo nei minuti finali con la forza dei nervi e l’ingresso di Pinilla.
Una vittoria solida per la Roma che costruisce palle-gol in successione. Già dopo due minuti Strootman recapita un cross perfetto in area per Dzeko, la cui acrobazia trova un prodigioso riflesso di Perin. Il portiere rossoblu si infortuna da solo sul prosieguo dell’azione, sentendo qualcosa che non va nel ginocchio sinistro. Al suo posto entra Lamanna che al 14′ ringrazia Nainggolan per la mancanza di precisione smarcato davanti alla porta da Dzeko. Il Genoa riesce a spezzare la trama romanista solo con le ripartenze di Ocampos, indiavolato nonostante le strette attenzioni di Rudiger.
Juan Jesus acquisisce sicurezza col passare dei minuti, perfezionando l’intesa con Palmieri col passare dei minuti. Sulla destra Peres si gode la copertura di Rudiger ed è più libero di creare problemi. Le discese dell’ex Torino mettono in difficoltà Laxalt e Munoz e proprio dalla destra nascono le migliori occasioni, gol compreso. Al 28′ Perotti, con poca voglia di gol dell’ex, non concretizza un altro magnifico assist di Dzeko. Al 35′ Burdisso salva sulla linea un pallonetto di Nainggolan a Lamanna dopo una ripartenza a tutto campo di Strootman. L’azione offensiva va avanti, Izzo respinge un altro cross ma sul tiro al volo di Peres svirgola e finisce per insaccare nella propria rete.
Il Genoa reagisce di rabbia e va vicino all’immediato pareggio con una punizione di Ninkovic, abile a sfruttare la mischia davanti a Szczesny. Il portiere romanista esalta i propri riflessi deviando sul palo il tiro del serbo. E’ un fuoco momentaneo per i rossoblu che nella ripresa tornano a subire l’aggressività e il veloce palleggio della Roma. De Rossi viene ammonito dal solito, incertissimo Rizzoli per proteste dopo un gioco pericoloso non fischiato a favore di Fazio (calcio al volto da Munoz). Già diffidato, salterà l’Udinese come Rudiger.
Mentre Palmieri abbassa il proprio raggio d’azione, Perotti e Nainggolan si allargano alle spalle di Dzeko: proprio da un’incursione esterna del belga arriva la migliore occasione per il raddoppio. Cross perfetto dalla destra, taglio in anticipo al fulmicotone di Dzeko che brucia Burdisso ma viene fermato dal palo pieno. L’unica sbavatura della partita di Strootman arriva al 15′ quando, dopo un doppio recupero di Nainggolan, esita un attimo di troppo nel calciare dal limite a specchio libero, venendo chiuso da Izzo. Al 24′ l’ultima opportunità giallorossa con Dzeko, messo in porta da Strootman, che spara alto da dentro l’area.
Il Genoa prende fiducia e coraggio, soprattutto con l’ingresso di Pinilla. Spalletti risponde a Juric con gli ingressi di El Shaarawy, Manolas e Paredes: vivacità, solidità e lucidità nel possesso palla per far scorrere lisci i minuti finali. Solo al 47′ ci vuole di nuovo super Szczesny su una bella girata di Ocampos dal limite. La risposta di un ottimo portiere a difesa di un ottima squadra. Dopo le Feste anche un po’ più “cazzuta”.