(D. Magliocchetti) Tanto movimento e agitazione, ma ancora nulla di concreto. Djordjevic sempre più verso l’uscita, mentre El Ghazi spinge per venire nella capitale, ma non è l’unica pista. Inzaghi spinge per aumentare la qualità della rosa, il diesse Tare chiacchiera con diversi manager e si sta guardando attorno.
Dalla Francia sono sempre più insistenti le voci di un Djordjevic in dirittura d’arrivo al Lione, ma in scia ci sarebbe ancora il Marsiglia che, nonostante le smentite, è ancora interessata all’attaccante. Dal canto suo il centravanti serbo, attraverso il suo agente, avrebbe trovato un’intesa di massima con il Lione per un accordo triennale a circa 1,5 milioni di euro. Il problema, e non è di poco conto, è che i due club ancora non si sono messi a tavolino per parlare del cartellino del biancoceleste. Lotito era partita da una base di 10 milioni di euro e nell’ultima settimana, su pressione dell’entourage di Djordjevic, avrebbe diminuito sensibilmente le pretese, abbassando la richiesta tra i 7-8 milioni.
PASSO IN AVANTI Una somma ritenuta ancora eccessiva sia dal Lione che dal Marsiglia. C’è però un passo in avanti, fatto da entrambi i club che, rispetto alla settimana prima di Natale, sarebbero entrambi favorevoli alla formula del prestito oneroso con riscatto obbligatorio a giugno, mentre prima volevano prendere il laziale sono a titolo temporaneo. La Lazio attende la proposta giusta.
Se si sblocca l’affare-Djordjevic, il potente manager Jorge Mendes accelererà l’operazione El Ghazi. Con lui, la Lazio si sta legando parecchio e la cessione del serbo darebbe il via all’operazione. Con l’Ajax ancora non è stata avviata alcuna trattativa, ma l’agente portoghese ha rassicurato Lotito che una volta ottenuto il via libera, gli olandesi hanno tutto l’interesse a chiudere l’affare sulla base del prestito più un riscatto per giugno. Il calciatore spinge per approdare in Italia e, anche qui, sempre grazie alla mediazione di Mendes, trovare un accordo economico sull’ingaggio non rappresenterebbe un problema. Da non trascurare le strade che portano a Borini e Paloschi, più complicata, invece, per Gnabry, soprattutto a gennaio. Anche in porta potrebbero esserci sorprese, con l’addio di Marchetti e l’arrivo di Sportiello. Pure qui, però, più facile che accada a giugno.