La Roma perde 3-2 contro la Sampdoria dopo essere stata per due volte in vantaggio. Di seguito le parole di Luciano Spalletti:
Una sconfitta dopo 40 giorni. Siete passati in vantaggio e poi avete subito, come se la squadra non avesse la capacità di sfruttare il vantaggio?
“In questi 2 momenti non abbiamo dimostrato maturità nella gestione che dovevamo avere. Abbiamo sofferto il ritmo della Samp, che ha giocato meglio e aggrediva meglio di noi, perdevamo quasi sempre la palla e non abbiamo avuto la qualità per interrompere la loro pressione. L’unico modo era trovare quei buchi che loro creano facendo la pressione alta. Loro hanno fatto meglio di noi nel primo tempo, il secondo è stato diverso. Siamo entrati in campo bene, pressavamo lati, facevamo girare palla e tenevamo la partita in pugno. In quei 3 minuti su quelle palle respinte non abbiamo gestito da squadra matura, ci siamo fatti cogliere di sorpresa da un episodio”.
Amnesia fisica o problema di testa?
“Nel momento in cui abbiamo preso il secondo gol non siamo stati svelti nel leggere la situazione e non siamo stati bravi a respingere, era diventata una palla di nessuno e loro si sono creati l’opportunità per segnare”.
Il calcio di punizione del 3-2 non c’era…
“L’avevo già visto, con i mezzi che ci sono i giocatori vanno a trovare le motivazioni. Quello non era fallo, ecco. E’ addirittura l’attaccante che si butta con il corpo per non far prendere palla a Rediger. Lui la mette sulla velocità e non va a tentare di far fallo”.
Il fuorigioco fischiato a Dzeko? Il fallo da rigore è evidente
“L’avete visto bene”.
In 2-3 occasioni con il pressing della Samp non è stata messa la palla sopra. Perché?
“Ci vogliono 2 passaggi dentro il campo per fare quei 5 metri avanti dove diventa facile trovare i compagni. Loro hanno un modo che ti permette di fare i primi 2 passaggi, loro davano possibilità di giocare sulla trequarti. Non siamo stati bravi perché ci aggredivano velocemente e ci impedivano di fare quei 2 spostamenti di palla per creare il vuoto”.
Perché cambiare la difesa e inserire Vermaelen?
“Perché si doveva giocare la palla in funzione della loro pressione, volevo fare uno col piede giusto dal suo lato. Non volevo far giocare Rudiger e Manolas a sinistra, non volevo mettere un giocatore sul piede debole. Ho fatto giocare Vermaelen, si chiama Thomas Vermaelen, non uno qualsiasi”.
Fonte: Mediaset Premium
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Il rigore non dato?
“Come avete spiegato voi in studio, è una lettura facile, non è fuorigioco. Il guardalinee si è distratto un attimo e ha mal interpretato questa situazione. È 2 o 3 metri dietro la palla quando parte e l’arbitro aveva dato il rigore. Il guardalinee annulla perché è in ritardo con lo svolgimento dell’azione: questo episodio ci disturba perché è di lettura facilissima per un guardalinee italiano”.
Cosa è mancato?
“La maturità. Nel primo tempo siamo stati in difficoltà perché loro pressavano forte e in quel momento c’era da farli girare con il possesso palla ma non ci siamo riusciti. Ci hanno creato difficoltà. Nel secondo tempo abbiamo preso in mano la partita, stavamo facendo bene e siamo passati in vantaggio,A parte quei 3 minuti in cui abbiamo subito due gol, dove siamo stati poco bravi”.
Tre reti subite…
“Sì, ma la linea difensiva non si è comportata malissimo. Siamo stati un po’ lenti in qualche lettura, ma abbiamo preso gol su due palloni dove no c’è da incolpare la linea difensiva. Sul primo gol ci siamo fatti saltare, gli altri non riguardano solo il reparto”.
La difficoltà della Roma è stata fisica o mentale?
“È stata di intensità nel primo tempo. Loro hanno fatto pressione continua, c’era da attaccarli, ma mancando il fraseggio corto loro ne hanno tratto vantaggio ma riguarda solo il primo tempo. Nel secondo, tolti quei tre minuti, abbiamo fatto la partita. Il risultato è determinato da quei due episodi perché nel secondo tempo la squadra aveva fatto bene creando anche occasioni da gol”.
Il risultato di Coppa Italia può aver influito?
“Nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa in meno dal punto di vista del ritmo, ma è dipeso dalla pressione forsennata della Samp che ha determinato quei momenti in cui la squadra non vi è sembrata uguale alle altre partite”.
Il mercato?
“Io devo pensare al campionato, ho una squadra forte e bisogna fare risultato. Il momento è ora, non il prossimo campionato, dobbiamo avere la possibilità di vincere le partite e oggi l’abbiamo buttata via. Dobbiamo stare con la testa sulle nostre cose”.
Fonte: Sky Sport
Spalletti in conferenza stampa post gara