(Dario Marchetti) – Giovedì 16 febbraio alle 21.05 la Roma capirà finalmente cosa significa giocare nell’Estadio de la Ceramica. Impianto inaugurato nel 1923 in occasione della gara Castellon-El Cervantes. Nei suoi primi due anni di vita si chiamò Campo del Villarreal, salvo poi nel 1925 essere nominato Madrigal fino all’8 gennaio del 2017 quando prese il titolo di Estadio de la Ceramica. Il nuovo nome è stato coniato in occasione della sfida di Liga con il Barcellona conclusasi 1-1. Da sempre giocare in casa del sottomarino giallo diventa un’impresa ardua per tutti, tanto da soprannominare l’impianto “el feudo amarillo”. I 25.000 posti a sedere attaccati al terreno di gioco conferiscono una carica particolare alla squadra e la partecipazione del pubblico negli anni è sempre stata alta. La struttura del Villarreal, dal giorno della sua nascita, vanta una media di 17.000 spettatori a partita. Numero incredibile se si pensa agli ampliamenti fatti negli anni e che la stessa città è composta da poco più di 50.000 abitanti. Praticamente quando giocano gli uomini di Escribà si suole dire che la città si svuota.
TABU’ – Forse anche per questo motivo le italiane hanno sempre faticato in casa del sottomarino giallo. I precedenti parlano chiaro solo il Napoli nel 2011 è riuscito ad espugnare il fortino amarillo. Brescia, Torino, Inter e Lazio sono cadute rovinosamente, mentre la Fiorentina è riuscita a strappare almeno un pareggio. La storia ha visto anche la Roma perdere nel vecchio Madrigal. Era il marzo del 2004, sulla panchina giallorossa sedeva Fabio Capello, Francesco Totti non venne convocato e le reti di Anderson e Josè Mari nella gara d’andata cancellavano le speranze d’accesso ai quarti di finale. Spalletti, questa volta, vuole un happy ending . Partire forte in casa del Villarreal per poter amministrare il risultato la prossima settimana all’Olimpico. Per questo punterà sul migliore undici a disposizione senza troppi calcoli e giri di parole. Per il turn-over se ne riparlerà in campionato con il Torino.
Redazione GazzettaGiallorossa.it