(M.Cecchini) – La sintesi con cui gli ottimi funzionari di Trigoria raccontano l’episodio è strutturalmente perfetta: «Non c’è nulla che non sapevamo. A Radja Nainggolan piace fumare, andare in giro la notte e odiare la Juventus». Morale: nei giorni in cui si riaccende la baruffa tra l’Inter e il club bianconero, il centrocampista giallorosso – dopo i duelli via twitter con gli juventini – s’iscrive d’ufficio tra i «nemici» più sinceri di Agnelli & Co., diventando automaticamente sempre più idolo della tifoseria.
NESSUNA MULTA – Incrociato proprio da alcuni supporter fuori da un locale, il centrocampista belga non si è fa scrupolo nel fermarsi a parlare con loro, che però furbescamente lo riprendono in un video, inviato al «Corriere dello Sport» e diventato subito virale, nonostante fosse tagliato in alcune parti forse più sconvenienti. «Per restare a Roma ho rifiutato offerte importanti – dice prima di accendersi una sigaretta –. Potevo andare via uguale. Che cazzo mi importava se mi insultavano?… Io sono contro la Juve da quando sono nato. La odiavo a prescindere anche quando ero al Cagliari. Ti dico solo che io odio la Juve. Se potevo vincere contro la Juve, al Cagliari, avrei dato i coglioni per batterli. E con il Cagliari non ho mai perso allo Juventus Stadium. Solo pareggiato. Ho perso solo a Trieste (campo neutro, ndr), quando hanno vinto lo scudetto. Odio la Juve perché ha sempre vinto per un rigore, per una punizione. Io ti dico che sono venuto alla Roma perché volevo provare a vincere contro la Juve, che ha sempre avuto questi aiuti». E a chi gli chiede di vincere, replica: «Se non vinciamo lo scudetto vinciamo la Coppa Italia. Te lo dico io. Ti fidi? Noi abbiamo due semifinali contro la Lazio e le vinciamo tutte e due. Contro di loro ho sempre vinto (in realtà col Cagliari ha perso e con la Roma ha anche pareggiato, ndr)». E il tifoso entusiasta replica: «Se succede, torna e se bevemo qualcosa». Titoli di coda sulla risposta a un fan che gli dice: «Diventerai un mito come Totti». Replica secca: «A me non me ne frega un cazzo di diventare come Totti». Sincero fino in fondo, ma adorabile solo per gli appassionati del genere.
fonte: La Gazzetta dello Sport