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Inter, c’è il totem Medel per murare Dzeko

(L.Taidelli) – Il duello sembra impari. Perché l’unico centrale dell’Inter certo di giocare contro la Roma del «mostro» Edin Dzeko è Gary Medel. Tra il co-capocannoniere del torneo e il pitbull passano 9 chili e soprattutto 22 centimetri.Un confronto sulla carta «scorretto», se non fosse che il calcio rimane uno sport di squadra e soprattutto che Medel è un giocatore speciale che non puoi certo misurare un tanto al chilo.

UNICUM – Soprattutto ora che in un colpo solo l’Inter ha perso Miranda per squalificae rimane con il fiato in sospeso per Murillo. Medel dunque sarà ancora più imprescindibile proprio contro la squadra cui ha segnato l’unico suo gol interista in 97 gare ufficiali. Era il 31 ottobre 2015 e il nostro decise la sfida di San Siro con un destro rasoterra da fuori che trovò impreparato Szczesny. Al tempo in panchina c’era Mancini e Medel giocava a centrocampo, ma era l’anima della squadra.

PUGNI E ASTICELLA – Perché il 29enne di Santiago ha quella tempra speciale di chi viene dal Cile – la cui nazionale ha guidato, da difensore, a due coppe America consecutive – ed è abituato a lottare per tutto. Medel infatti è diverso anche in allenamento, ha un sacro fuoco che non lo lascia mai. Come quando i compagni si limitano a toccare la sagoma gonfiabile nelle esercitazioni per i riflessi e lui invece le tira un cazzotto per ribaltarla. Tanto poi torna su. Proprio come il pitbull, che ora vuole alzare l’asticella e impedire a Dzeko di segnare per la nona gara consecutiva. L’ultimo digiuno del bosniaco risale al 15 gennaio, quando a Udine sbagliò un rigore. Se vuole credere ancora al terzo posto l’Inter deve fermare una macchina da 81 gol stagionali. Serve un’impresa. Ma con questo Medel a volte un Everest diventa una collina.

fonte: La Gazzetta dello Sport

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