L’ex tecnico di Manchester City e Inter, Roberto Mancini, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del match tra Inter e Roma di domenica sera:
Domenica la Roma affronta la sua ex squadra, l’Inter di Pioli, una sorpresa di questo girone di ritorno. Che sfida dobbiamo aspettarci?
“Sarà una partita aperta a qualsiasi risultato perché la Roma sta andando bene, però l’Inter in casa negli scontri diretti ha fatto sempre delle buone prestazioni. Per questo credo che sarà una gara aperta a qualsiasi risultato”.
Prima della gara di andata ci aveva assicurato che Dzeko quest’anno avrebbe fatto tanti gol dopo la prima stagione, quella passata, di ambientamento. Ha avuto ragione.
“Dzeko io lo conosco, ci ho lavorato tanti anni. La prima stagione in un nuovo campionato non è mai facile, se poi è il campionato italiano è ancora più complicato, sopratutto per gli attaccanti. Dzeko però ha sempre fatto gol, ed era normale che continuasse a farli”.
Se lo ricordava con questo carattere, questa cattiveria sportiva che ha tirato fuori negli ultimi mesi? Era così anche quando lo allenava al City?
“Sì sì, ha sempre fatto bene anche al City, ha sempre fatto gol. Adesso gioca con continuità, viene impiegato sempre e questo lo aiuta, è sempre un vantaggio per un calciatore”.
Juventus, Roma e Napoli le prime tre in classifica: qual è secondo lei la più accreditata per lo scudetto?
“La Juve, al momento dico Juve, poi non si sa mai…”.
Lei vive a Roma e in questi giorni non le saranno sfuggite le polemiche sulla realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Che idea si è fatto di quello che sta accadendo, lei che ha vissuto il calcio inglese dove gli stadi di proprietà sono una realtà ormai da anni?
“In Italia ci sono un sacco di problemi che in Inghilterra non ci sono, però nel 2017 credo che non soltanto la Roma, ma tutte le squadre dovrebbero avere lo stadio di proprietà. Uno stadio dove tutti i propri tifosi possano andare, star bene e vivere le partite serenamente. Siamo sempre troppo indietro noi italiani”.
Claudio Ranieri è stato esonerato ieri sera dal Leicester. Se lo aspettava?
“Ranieri è stato esonerato sì. Purtroppo il calcio è così: se uno vince è il migliore, se uno perde paga sempre. Lui ha fatto qualcosa di talmente grande che tra duemila anni si ricorderanno sempre di Ranieri ed è questa poi alla fine la cosa più importante”.
Ieri Spalletti ha detto che non c’è riconoscenza nel calcio, è d’accordo?
“Noi facciamo gli allenatori e quando abbiamo scelto di fare questo lavoro sapevamo a che cosa si poteva andare incontro. Purtroppo nelle sconfitte e nei momenti difficili delle squadre il primo a pagare è sempre l’allenatore, questo è il calcio. E’ la legge del calcio”.
Fonte: Romanews.eu