L’allenatore della Roma Luciano Spalletti ha commentato la vittoria per 3-1 sull’Inter a San Siro. Queste le sue parole:
E’ stata una partita perfetta?
“E’ stata una sfida tra due squadre forti che hanno provato a vincere la partita. In alcuni frangenti siamo stati più bravi, abbiamo meritato di passare in vantaggio e raddoppiare. Abbiamo gestito benissimo il possesso palla a tratti, se in alcuni momenti avessimo fatto girare la palla dieci secondi in più li avremmo devastati”.
La mossa Juan Jesus.
“Chiamiamola mossa. Avevo da scegliere tra Jesus e Mario Rui. Data la forza di Candreva e dato che Mario Rui aveva fatto giovedì 90 minuti per la prima volta dopo l’infortunio, mi serviva un giocatore fresco che sapesse fare fase difensiva. Doveva attaccare Candreva fino ad un certo punto. Lo hanno fatto anche loro con Nainggolan per isolare Dzeko”.
Su Nainggolan: sul secondo gol fa 58 metri e poi calcia a 99 km/h.
“Lui deve riconoscere il massimo del godimento della sua vita in una partita di pallone. Ha una qualità animalesca. Ogni tanto questi ragazzi fanno tutto allo stesso modo pensando che le cose arrivino senza sacrificio. Quando c’è una costanza nell’applicazione arrivano risultati che vanno al di là del normale”.
Pensavi di affidare la difesa a Fazio che l’anno scorso ha fatto 4 partite in stagione?
“C’è un precedente: Fazio lo seguimmo con lo Zenit, lo stavamo per prendere, poi lui scelse il Tottenham. I nostri osservatori lo conoscono, ci mancava un giocatore in difesa ed è venuto tutto più facile. C’era il dubbio sul perché non avesse più giocato. Abbiamo chiesto a Perotti che è un suo grandissimo amico e ci disse che stava bene. Dato il prezzo del momento, non abbiamo avuto più dubbi. Poi far vedere questa forza e questa personalità vuol dire andare un po’ più in là. Se giocasse mediano, farebbe bene anche il mediano perché la palla non gli brucia tra i piedi. Sembra lento, ma ha il passo lungo e copre anche spazi ampi”.
La svolta della Roma nella costruzione della squadra è arrivata mettendo corsa e fisicità. Forse in questo momento solo la Roma ha questa forza giocando un bel calcio.
“No, c’è anche l’Inter che sta facendo una grande stagione. Noi, il Napoli e la Juventus stiamo facendo un grande campionato. Abbiamo scelto questa fisicità perché a volte non ci riesce di comandare il gioco col possesso. A volte velocizziamo troppo e il possesso palla non è più quello dell’anno scorso. Per sopperire a questa mancanza, ho dovuto trovare un’altra via. L’anno scorso con Keita e Pjanic avevamo altre caratteristiche. Con Strootman ne abbiamo altre”.
Perisic a coprire tutta la fascia ti sorprende?
“No, ne abbiamo parlato con Dzeko che lo conosceva dai tempi del Wolfsburg e ci ha detto che poteva farlo”.
Hai insegnato tu a Perotti a calciare i rigori?
“No no, lo sa da solo. Ogni tanto si mette “di punta” con i portieri e fanno notte. Non sa mai dove calciare fino a 10 centimetri dal contatto col pallone”.
Fonte: Sky Sport
“Conosco bene Cesari, è un arbitro bravo ma non capisco cosa cerchino… La Roma ha vinto e meritato, la moviola va bene come vi pare, posso dire che quello non è fallo, quell’altro sì, la punizione su Nainggolan non sono d’accordo perché appoggia solo la mano, mi interessa la prestazione, la Roma ha meritato punto. Si è parlato per tutta la settimana, tutti gli ex interisti sui rigori, sui torti arbitrali. Non mi interessano queste cose, io l’anno scorso, come ho detto a Pioli, su 19 partite ho avuto solo un rigore a favore e la squadra ha vinto lo stesso e ora si vuol portare che i punti di differenza sono i rigori, io parlo in generale. Si è parlato solo di quelli lì e stasera me lo ribadite. L’Inter è una grandissima squadra, ha grandissimi giocatori, sono una squadra vincente che ha fatto vedere una mentalità spiccata e va bene così, poi ci sta di perdere una partita, ma la Roma non ha rubato niente, ha giocato bene. Questo è il cappello e ora vediamo che c’è nella testa, ci sono episodi a favore e sfavore ma la partita si è svolta correttamente”.
Si aspettava un’Inter così?
“Sì, Pioli ha dato la mentalità vincente e hanno fatto un buon calcio, hanno perso con la Juventus ma li hanno messi in difficoltà, oggi mancava Miranda che fa bene la fase difensiva ma D’Ambrosio ci ha messo qualcosa in più nell’iniziare l’azione dal punto di vista qualitativo. Sapevamo che Perisic, che ha giocato con Dzeko al Wolfsburg, poteva fare tutta la fascia, ho messo Jesus per controllare Candreva e mi serviva anche per far uscire Murillo, anche se avessi messo Palmieri doveva fare la stessa cosa, Jesus è stato straordinario tatticamente, quel buco lì doveva restare libero per Nainggolan e Dzeko. Per me la partita è questa qui, poi da lunedì riprepariamo le differenze… Se volete vi spiego 3-4 episodi che sono stati presi alla riunione degli arbitri dove non sono stato presente, fatemi parlare della partita. Ho detto questo perché tutta la settimana ho letto di queste differenze dei rigori, è stato fatto un lavoro certosino sul fatto che l’Inter non è d’accordo con la classe arbitrale, ma non mettete in mezzo gli altri, con voi non voglio avere niente a che fare. Ogni tanto rispondo e mi fanno una nota e partecipano tutti. Leggo sempre dei rigori e si vuol riportare la partita sotto questo aspetto, ma è una mancanza di rispetto nei miei giocatori“.
Fonte: Mediaset Premium
“Buona prestazione, grande vittoria contro una squadra forte che era carica di entusiasmo. Faccio i complimenti ai giocatori per aver giocato con personalità e qualità”.
Come giudichi la prestazione di Nainggolan?
“Parlo di continuo di lui, ogni settimana è da tutte le parti per un motivo o per un altro. E’ forte, fatto di pasta differente, se gli dai una prateria porta a casa tanto lavoro. Quando lascia partire questa ‘bacchiata’ dal limite dell’area… La prestazione della squadra è importante anche se chi fa gol ha sempre più attenzione. Son contento dei suoi ripiegamenti sulla fascia sinistra, è completare il lavoro di un calciatore forte”.
Quando hai capito che potevi vincere?
“Non abbiamo altra scelta, siamo una squadra forte e i calciatori lo hanno capito, ma in questo tipo di partite non possiamo nasconderci. Abbiamo una classifica importante che ci permette di giocare con tranquillità e di provare a vincere. Il fatto che la partita si sia incastrata sugli 1 contro 1 e sui duelli di forza mi ha fatto ben sperare fin da subito. Abbiamo fatto vedere fin da subito le intenzioni che erano anche quelle dello spogliatoio durante la settimana”.
Continuando così, 95 punti potrebbero non bastare per lo scudetto…
“Noi abbiamo il dovere di cercare di diminuire la distanza dalla Juve che è una distanza importante. Se riuscissimo a ridurla sarebbe un risultato oltre la classifica. Dietro abbiamo anche il Napoli che è una squadra forte”.
Hai detto che rinnoverai dopo Totti, ma Totti come fa a rinnovare se non gioca mai?
“Perché secondo me non conta questo, Totti non ha un contratto, ha un patto d’amore e quelli non si rinnovano, si vivono e basta. Mi dispiace che venga abbinata la mia gestione con la possibilità che ha Totti di giocare o di non giocare. Deve essere tutto naturale: lui quando si alza per andarsi a scaldare ha tutto lo stadio che si alza in piedi e inizia ad applaudire. Dipende da lui, se vuole ancora giocare non deve dipendere dalle mie scelte limitare il sentimento per questi colori da parte di questo calciatore”.
Fonte: Rai Sport
Una grande Roma
“Una grande partita, due squadre forti che si sono affrontae a viso aperto. La Roma è entrata in campo con personalità, non ci siamo nascosti ed è la cosa più importante”.
Inter aggressiva con Candreva e Perisic più 4 centrocampisti centrali.
“Perisic giocava con Dzeko nel Wolsfburg e ci ha detto che oteva fare quel lavoro li. Hanno fatto come noi l’anno scorso quando giocavamo con tanti centrocampisti per impostare il gioco e stordire l’avversario”.
Dove si è vinta la partita?
La squadra ha fatto bene su tutte le situazioni facendo girar bene palla. Potevamo ripartire meglio in alcuni momenti, abbiamo butatto via la palla. Parlando alla squadra ho fatto riferimento al loro entusiasmo e al momento dei nerazzurri, noi siamo una squadra matura. Veniamo da un buon periodo in cui staimo facendo un gran calcio pur avendo perso qualche partita. Ci accorgeremo del lavoro fatto dalla Roma…Dall’alto di questa maturità però, a volte non siamo stati all’altezza di questo livello. La difesa è stata puntigliosa, difficile trovare chi sia stato superiore agli altri. Radja ha qualcosina in più per i due gol segnati
Szczesny è stato decisivo e spericolato su Joao Mario.
“Di solito i preparatori dei portieri suggeriscono di “staccare il piede” a chi calcia. Lui c’è quasi riuscito (ride, ndr)”.
Roma finalmente matura?
“Sì, bisogna rendersi conto che questi momenti e queste partite sono di casa. In queste gare non possiamo nasconderci, ci siamo dentro fino al collo. Non abbiamo altri alibi che non quello di vincere. Sono tutte sfide importanti, come quelle che affronteremo mercoledì, sabato e giovedì”.
Fonte: Roma Tv