Al Meazza andrà in scena una delle gare più attese della Serie A tra due delle squadre più in forma del torneo. L’Inter insegue Atalanta e Napoli in chiave Champions, la Roma vuole restare nella scia della Juve. Dzeko contro Icardi le stelle della gara raccontate ai raggi X.
Questa sera allo stadio Meazza andrà in scena il big match della 26esima giornata di Serie A fra due delle migliori compagini del torneo, Inter e Roma. Una sfida importantissima che assume maggior valore per entrambe le squadre bisognose di punti per proseguire il loro momento positivo e mettere pressione alle rispettive concorrenti. Da un lato, troviamo la lotta scudetto con l’inseguimento alla Juve da parte dei giallorossi e dall’altro la caccia al treno Champions per i nerazzurri.
Qui Inter, gli uomini di Pioli in piena salute
L’Inter così come la Roma arriva all’appuntamento di stasera in un momento di forma importante con ben 9 vittorie in campionato nelle ultime 11 gare giocate. Sconfitte esterne di Napoli e Torino a parte, infatti, i ragazzi di Pioli hanno portato a casa ben 27 punti sui 33 disponibili con 18 reti all’attivo e 5 subite. Uno score di grande rilevanza che ha portato a quota 48 punti l’Inter dopo 25 giornate facendo registrare il miglior risultato dal 2009/10 quando i nerazzurri ne guadagnarono 55, vincendo poi al termine lo scudetto, il 18esimo della loro storia.
•La formula magica è il 3-4-2-1
Con la complicità del cambio di allenatore, da De Boer a Pioli, l’Inter nel corso della sua annata ha messo insieme una serie di sistemi di gioco che l’hanno condotta a trovare poi un certo equilibrio, una certa chimica di squadra. Dal 3-5-2 (visto solo in un match) al 4-2-3-1 (17 occasioni, l’ultima contro il Pescara in casa) al 4-3-3 (5 match) fino all’attuale 3-4-2-1 l’ex tecnico della Lazio ha avuto modo di sperimentare diversi moduli decidendo poi di affidarsi a quest’ultimo in grado di garantire copertura in fase difensiva e imprevedibilità in attacco.
•Statistiche Inter, la cura Pioli ha funzionato
Dal punto di vista statistico, invece, l’Inter paga un po’ il difficoltoso inizio di De Boer fatto di 14 punti in 11 partite ad una media di 1.27 prima di spiccare il volo nella gestione Pioli con 10 vittorie, 2 sconfitte, 1 pareggio, 31 punti messi in cascina ed una media di 2.38 punti a partita. Di qui i nerazzurri hanno innalzato le loro cifre numeriche di squadra divenendo la decima compagine per gol fatti (40), terza per tiri in porta (355), quinta per assist vincenti (26), seconda per traversoni al centro (220) e seconda per tiri per gara (17.5).
Qui Roma, Spalletti ed i suoi al top della condizione
Il momento “storico” della Roma non poteva essere più favorevole per affrontare un avversario ostico come l’Inter. I capitolini, infatti, sono reduci dalla qualificazione agli Ottavi di finale della Europa League ai danni del Villarreal ed in campionato vengono da 7 vittorie nelle ultime 8 sfide con 18 reti fatte e 5 subite. Un ruolino di marcia impressionante che non può che preoccupare Pioli e compagni.
•La alchimie capitoline, tutti i moduli dei giallorossi
Nel corso della stagione poi Spalletti è stato in grado di cucire addosso alla propria squadra diversi abiti utili da sfoggiare in ogni occasione. Dal 4-3-3 (utilizzato 5 volte) al 4-2-3-1 (in 16 occasioni) al 3-4-3 (1 solo caso) fino al 3-4-2-1 (9 gare), infatti, i giallorossi sono capaci di cambiare più volte pelle durante un match con una rosa molto ampia e qualitativamente buona. Stasera però, come accade ormai da qualche tempo, il sistema di gioco sarà il 3-4-2-1 con Dzeko chiamato a finalizzare la mole di gioco collettiva.
•Statistiche Roma, secondo posto meritato
La Roma merita, almeno finora, di essere in seconda posizione valutando le statistiche che la compagine giallorossa ha raccolto in queste prime 25 giornate della Serie A 2016/17. Gli uomini di Spalletti, infatti, sono al terzo posto per possesso palla (55,3%), terzi per tiri a partita (17.5), quinti per precisione dei suoi passaggi (82.7%), primi per duelli aerei vinti (59,9%) e voto medio dei suoi calciatori (7.17). In più, Salah & co. sono il secondo attacco del torneo (54), secondi per tiri totali (359), primi per assist vincenti (27) e secondi in assoluto per cross totali (220). Insomma, una serie di numeri che, al di là dei risultati raggiunti nell’ultimo periodo, certificano quanto di buono fatto dai capitolini in questa stagione agonistica con ancora la possibilità di vincere un trofeo come l’Europa League, la Coppa Italia e sigillare il discorso seconda posizione in classifica.
I numeri dei bomber
Dzeko a quota 19 gol come Higuain, Icardi fermo a 15 reti e reduce da due giornate di squalifica. Sono loro che stanno trascinando Roma e Inter nella parte alta della classifica. Il bosniaco ha finalmente trovato la propria dimensione in avanti, oltre alla capacità realizzativa. L’argentino è un punto fermo della prima linea nerazzurra. In un’infografica ecco raccolte tutte le cifre e le statistiche che riguardano il loro rendimento.
Dzeko universale, Icardi imprescindibile
Uno per segnare impiega meno tocchi (38) di tutti, l’altro segna un gol ogni 113’ (meglio solo nel 2011/12). Non stiamo parlando di due calciatori a caso ma dei principi della rete che questa sera, ne siamo certi, daranno spettacolo a San Siro. Un duello fra numeri 9 come non se ne vedono da tempo fra due dei migliori interpreti del ruolo non solo in Serie A ma nell’intero panorama calcistico continentale. Simili per caratteristiche, entrambi prime punte sulle quali far confluire il gioco della squadra, e per statistiche messe a referto (15 gol per l’interista, 19 per il giallorosso) i due differiscono leggermente per contributo alla squadra. Se il bosniaco, infatti, gioca di più con i compagni e segna meno di testa nonostante la sua statura, l’argentino dialoga meno col resto della squadra ma, allo stesso tempo, diventa prezioso per assist vincenti (8), gol di testa (5) e percentuale di gol sul totale della squadra (37% contro il 35% di Dzeko). Insomma, una sfida nella sfida con i due che saranno sicuri protagonisti nel segno tangibile dell’immortale arte del gol.
Zone calde del match
Al di là di quelli che molto probabilmente saranno questa sera i duelli a distanza chiave del match (Handanovic–Szczesny, Medel–Manolas, Gagliardini–Strootman, Perisic–Salah) alcune zone di campo saranno determinanti ai fini del risultato conclusivo. Una di queste aree calde della sfida, oltre al classico corridoio centrale percorso da entrambe le squadre rispettivamente nel 26 e nel 29% dei casi, saranno di sicuro entrambe le fasce dell’Inter (73%) e della Roma (70%). Bruno Peres e D’Ambrosio da una parte ed Emerson e Candreva dall’altro, infatti, avranno il compito di spingere sugli esterni, dare aria alla manovra e creare l’esiziale superiorità numerica per mettere al centro quei cross che sia Icardi che Dzeko sanno trasformare al meglio in gol. Insomma, che vinca lo spettacolo e, di conseguenza, il migliore, la Serie A vi guarda.