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La Juve chiama Sarri e pensa a Spalletti

(A.Austini) Un domino pazzesco, tra Londra, Torino, Roma e Milan: se ogni casella si incastrerà al posto giusto, prepariamoci a una rivoluzione delle panchine nella prossima stagione, che potrebbe addirittura coinvolgere le prime tre squadre della serie A. Tutto parte dall’Arsenal, dove Wenger stavolta sembra davvero intenzionato a lasciare i Gunners dopo 21 anni. Fra i candidati alla successione c’è Allegri, a quanto pare già entrato in una «short list» di tre nomi, e il livornese ha dato la sua disponibilità a rompere il rapporto con la Juventus con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto, per provare a imitare Ranieri e Conte. Il made in Italy va tanto di moda in Inghilterra e allora perché non sfruttare il momento? I segnali d’insofferenza non mancano (vedi Doha) e la risposta di ieri di Max dopo la vittoria di Crotone è sibillina: «Io in Inghilterra? Non confermo e non smentisco».

Il rapporto fra i due è rimasto piuttosto teso, figuriamoci se un giorno Sarri chiederà a De Laurentiis di liberarlo per poter firmare con la Juve. Ecco perché Agnelli & Co. devono prendere in considerazione altri profili. Fra questi c’è senz’altro Paulo Sousa, ex giocatore bianconero con esperienza accumulata in serie A alla guida della Fiorentina. Ma i tentacoli della Juve rischiano di allungarsi fino alla Capitale: c’è anche Spalletti, com’è normale che sia, fra gli allenatori più apprezzati. Lui la disponibilità l’ha già data pubblicamente («Andrei alla Juve e qualsiasi altra squadra se continuerò a fare questo lavoro», ha detto il coach toscano) e nel frattempo continua a rinviare la questione rinnovo con la Roma, come ribadito nei giorni scorsi. Spalletti al momento non ha intenzione di firmare e ha rispedito al mittente la proposta di Pallotta, che intende però aspettarlo fino all’ultimo. La conferma di Luciano è talmente importante (De Rossi docet) che la Roma è disposta a rischiare di ritrovarsi con la panchina vuota a giugno pur di giocarsi tutte le carte a disposizione per ottenere la sua firma.

In questi mesi Spalletti capirà meglio cosa gli offre il mercato: oltre alla Juve, si potrebbe liberare un posto all’Inter, dove il futuro di Pioli è legato ai risultati. Senza qualificazione in Champions, scenario possibilissimo guardando la classifica, i proprietari cinesi potrebbero silurare l’ex laziale per affidarsi a un allenatore di maggiore «spessore». La Roma aspetta, osserva e spera che alla fine non dovrà porsi il problema. Qualora invece Spalletti dovesse fare le valigie, si aprirebbero le più svariate possibilità: dagli italiani Giampaolo, Di Francesco e Gasperini allo spagnolo Emery, pronto a riformare la coppia del Siviglia col futuro direttore sportivo giallorosso Monchi. Il domino è appena iniziato.

fonte: Il Tempo

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