(F. Ferrazza) Pochi minuti dopo il sorteggio, gli account social della Uefa rispolverano il prestigioso precedente, mai dimenticato dai romanisti: era la stagione 2006/07, i giallorossi affrontavano il Lione negli ottavi di Champions League, riuscendo a infilare uno 0-0 all’andata, per poi battere i francesi in una storica trasferta, grazie ai gol di Totti e Mancini (0-2). Dieci anni dopo, gli ottavi sono quelli d’Europa League, l’avversario è sì di nuovo il Lione (9 e 16 marzo le due gare), ma da un annetto circa gioca in uno stadio nuovo. Nella Roma solo lo stadio è sempre lo stesso, mentre per il resto è cambiato tutto. Tutto tranne l’accoppiata capitano-allenatore: Totti, alla sua (forse) ultima stagione da giocatore, e Spalletti, mister col contratto in scadenza, impegnato a tenere unito lo spogliatoio a fronte delle preoccupazioni legate al futuro societario («Non mi sorprenderebbe che Pallotta lasciasse senza la possibilità di fare lo stadio – le sue parole al termine dalla gara col Villarreal – e poi ci renderemo conto di cosa abbiamo perso»). Senza guardare troppo indietro – o troppo avanti – il tecnico preferisce non ricordare il precedente legato al suo primo periodo romano, schiacciato com’è da una striscia di gare che più asfissiante non si potrebbe: domani sera l’Inter a San Siro, mercoledì la Lazio, sabato pomeriggio il Napoli, tanto per elencare il prossimo micidiale trittico di eventi.
A cui va aggiunto il turno europeo. «Un sorteggio difficile – ammette Spalletti – anche queste altre due gare arrivano in un periodo concentrato di tanti impegni d’alto livello, per cui ci sarà da stare svegli». E ancora: «Il Lione ha giocatori forti, qualità individuali, tecnica in velocità e non danno mai riferimenti. Dovremo essere la Roma, pensando che forse sarebbe stato meglio trovare altre squadre nell’urna, ma quando incontriamo club inferiori a noi spesso cala il rendimento, quindi va bene che il livello sia alto». Grenier è arrivato da Lione, a lui l’allenatore chiederà consigli. «Si, certo. Lui conosce quella piazza, sarà utile». Preoccupato dal sorteggio anche Nainggolan. «Avrei preferito una squadra sulla carta più facile. Non sarà semplice, ma possiamo batterli». La testa del centrocampista è tutta sulla gara di domani sera, contro l’Inter. «Conosco bene Pioli – spiega a Sky – ho fatto il mio primo campionato da titolare intero con lui (a Piacenza ndr) e lo ringrazio per la crescita che ho avuto. Per me è stato un grande allenatore e si vedono ora i risultati con l’Inter: sarà una gara complicata che spero noi riusciremo a vincere». Prepara la sfida di domani sera anche Ruediger, ripreso con durezza da Spalletti, e multato, per l’ inutile espulsione rimediata contro il Villarreal. «Chiedo scusa alla squadra e ai tifosi per il mio secondo cartellino giallo rimediato» scrive il ragazzo su Twitter, ammettendo l’errore.