(R. Buffoni) Lo Stadio della Roma non sarà più un ecomostro, ma il mostro adesso la Roma ce l’ha in squadra. Si chiama Radja Nainggolan e ieri a San Siro è valso da solo il prezzo del biglietto. I due gol con i quali ha annichilito l’Inter vogliosa di dimostrarsi all’altezza della lotta Champions sono stati due pezzi di forza atletica, sapienza tattica e capacità tecnica. Radja ha aperto la cassetta degli attrezzi che solo i campioni hanno in dotazione. Una prestazione che arriva dopo tante altre partite giocate da protagonista e leader della squadra giallorossa. Ieri a farne le spese, poi, è stato Gagliardini.
Ovvero il centrocampista italiano rivelazione dell’anno che senza lo sciagurato (per lui) duello col belga sarebbe stato premiato con voti alti per la prestazione offerta. Spalletti ringrazia e incassa altri tre punti che lo lanciano al prossimo step: derby di coppa Italia mercoledì. La sfida con Inzaghi vale l’accesso alla finale e va valutata nell’arco dei 180’. La Lazio battendo l’Udinese si risiede al tavolo Europa League (anche grazie al ko dell’Inter) e vede da vicino quello Champions. Ma all’Olimpico ha qualche problema nell’andare in gol: solo 2 nelle ultime tre partite e solo dal dischetto. Non un problema da poco.